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La schermitrice brianzola Arianna Errigo ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport, alla vigilia dell'Olimpiade di Tokyo 2021 (leggi qui).

Queste le parole d'esordio dell'atleta muggiorese alla Rosea:

"C'è una cosa che mi manca e lo so bene: l'oro individuale olimpico nel fioretto. Noi ci chiuderemo nella bolla di Tokorozawa. E' un'università in cui prepareremo l'Olimpiade, ci staremo fino al 22, dista un'ora da Tokyo. Le aspettative devono essere alte. Quella medaglia più importante manca, è chiaro. Ma la testa c'è. Sento di aver lavorato bene e di aver ritrovato le motivazioni giuste".

Andiamo poi a riprendere altri frammenti delle sue dichiarazioni:

"Penso di essere stata estromessa ingiustamente dalla sciabola, con una scelta esterna da una disciplina in cui merito di stare. Ero entrata in squadra. Gli atleti sono con me. Della mia vita vorrei fare quello che voglio, ma per la Federazione sono solo fiorettista e devo scegliere una sola disciplina".

"Come squadra siamo forti, non da battere. Le russe sono le favorite e la Deriglazova è ancora il pericolo numero uno, la più forte al momento. Abbiamo avuto varie vicissitudini, Martina Batini ha avuto un bimbo. E tanti cambi in squadra, e ha lasciato Elisa Di Francisca".

"Valentina Vezzali ha grande ambizione e determinazione, l'ha sempre avuta, altrimenti non avrebbe vinto quello che ha vinto. Più di chiunque nello sport italiano. Chiaro fa strano vederla come sottosegretario allo Sport, ma perchè ci ho vissuto per tanti anni in palestra. Per me lei, Trillini, Granbassi sono stati esempi sportivi, ci hanno fatto crescere tutte".

"La vittoria azzurra nel calcio è stata una giornata sportiva meravigliosa, anche grazie a Berrettini. Può stimolare gli olimpionici".

"Montano è un campione, brillante. Un esempio. E mi appoggia nella scelta della sciabola".

fonte: Gazzetta dello Sport