x

x

Dopo lo stop dell'Empoli e la vittoria dei biancorossi, il distacco tra le due squadre si assottiglia sempre di più e parlare di Serie A non sembra più fantascienza. La strada è ancora lunga e tanti sono i punti da conquistare, per cui l'importante è non mollare mai, fino alla fine. Il prossimo avversario è il Cittadella, squadra che ambisce sicuramente alla promozione e che ha voglia di vincere, soprattutto dopo l'ultimo passo falso. Questa settimana, in vista dell'incontro, abbiamo intervistato un ex biancorosso, Alessio Vita, centrocampista classe '93, che i tifosi ricorderanno sicuramente in maniera positiva. Dopo 3 anni nelle giovanili del Torino, approda nella stagione 2012/2013 tra i Professionisti con il Monza dove resta per circa 2 anni e mezzo, per poi abbandonare a causa di problemi societari di una passata gestione societaria da dimenticare. Ha all'attivo 82 presenze con ben 23 gol realizzati, tra cui quello indimenticabile, per lui e per i tifosi, contro il Como.

Alessio, che piacere risentirti. Come stai e come va la lesione al flessore?

Purtroppo non benissimo, ho avuto questa ricaduta la settimana in cui sono rientrato, il giovedì prima della partita. Mi si è riaperta la cicatrice e purtroppo ci vorranno ancora 2 o 3 settimane di tempo. Sono molto dispiaciuto perchè avrei voluto varcare di nuovo quel campo che mi ha dato tutto.

Parliamo della tua esperienza con la maglia del Monza. Qual è il ricordo più bello che conservi?

Di ricordi ne ho tantissimi: dall'esordio nei Professionisti, al primo gol sono davvero tanti. Quelli che mi sono rimasti più impressi sono sicuramente due momenti: il primo è il gol che ho fatto nel derby con il Como che c'era la curva o lo stadio bello pieno, avevo fatto anche un gran gol, impossibile da dimenticare. L'altro ricordo è stato a Novara, il giorno della mia ultima partita.

https://www.youtube.com/watch?v=VmHQSt0sdoo

Come mai?

Il settore dei tifosi del Monza, mentre stavo andando negli spogliatoi, mi ha richiamato fuori per salutarmi perché si sapeva che sarebbe stata la mia ultima partita con la maglia del Monza, a causa dei disastri societari conosciuti da tutti. Questo mi ha fatto capire quanto la gente mi volesse bene ai tempi e anche dopo.

Perchè?

Perchè quando giocavo a Salò la prima volta che ho affrontato il Monza da avversario, i tifosi mi hanno fatto i cori, pur non indossando più la loro maglia e questo dimostra che qualcosa di buono devo averlo fatto.

Sei rimasto ancora in buoni rapporti con qualche tuo ex compagno?

Poco tempo fa ho sentito Zullo, poi ogni tanto anche Franchino perché abbiamo un gruppo degli ex Monza, alcuni calciatori con i vecchi preparatori e ogni tanto ci scambiamo qualche battuta lì, segno che evidenzia il bel gruppo e il clima che si respirava.

Quando parli si sente proprio il bel ricordo che ti ha lasciato il Monza.

Porto il Monza nel cuore perché sono stato veramente bene, 2 anni e mezzo bellissimi anche se c'erano tanti problemi, dagli stipendi non pagati e cose varie, però per me era tutto in secondo piano. Sono cresciuto in questa squadra e la gente mi ha regalato un affetto enorme, come se fossi un figlio prima che un calciatore. È stata la mia prima esperienza con i grandi, mi ha aiutato tanto per diventare il calciatore che sono adesso.

Torniamo a quest'anno. Cosa ne pensi di questo campionato?

Quest'anno è un campionato molto difficile, molto più equilibrato rispetto allo scorso anno, perché non c'è ancora una squadra, come il Benevento l'anno scorso, che ha già ammazzato. Ci sono tantissime squadre forti e attrezzate ma anche quelle magari più in basso in classifica non regalano nulla. È veramente un bel campionato, penso uno dei più difficili degli ultimi anni.

Quali sono gli obiettivi del Cittadella da qui fino a fine campionato?

Il nostro obiettivo è cercare di rimanere lì in alto in classifica e giocarci le nostre carte. Sappiamo che non è facile viste le numerose squadre in competizione per i vertici ma dobbiamo mettercela tutta. Ci sono pochi punti in cui sono comprese diverse squadre e non possiamo permetterci di lasciare punti per strada perché si sa com'è la Serie B. Basta vincere o perdere 2 gare per cambiare velocemente posizioni, come è successo con noi settimana scorsa e come accade ad altre squadre. Credo che si giocherà fino alla fine per la lotta promozione perché ad oggi il campionato è imprevedibile.

So che ti addolora non poter partecipare alla gara ma che partita ti aspetti di vedere tra Monza e Cittadella?

Mi aspetto sicuramente di vedere una partita tra due squadre che giocano un buon calcio e sicuramente faranno vedere buone cose. Sappiamo tutti la forza del Monza con la rosa che ha e gli obiettivi. Lo stesso noi: siamo consapevoli di essere una buona squadra e siamo determinati. Abbiamo una filosofia ben precisa e secondo me uscirà fuori una grande gara, pur mancando purtroppo il pubblico.

A proposito di questo: da calciatore, cosa si prova a giocare in stadi completamente deserti?

L'effetto è bruttissimo: ormai sta diventando un'abitudine ma mancano quelle emozioni di prima, sia per una vittoria che per una sconfitta. Mancano i fischi e gli applausi del pubblico che erano parte di noi calciatori. Quando manca la passione dei tifosi non è piu calcio. Non c'è più l'atmosfera tipica di un big match con 15000-20000 spettatori che carica e ti permette di avere concentrazione in più. Ormai ci siamo abituati ma le prime partite le abbiamo vissute come se fossero amichevoli estive o partitelle tra di noi. Cambia solo lo stadio si è azzerata la differenza tra casa e traferta, dove l'effetto campo poteva portare punti in piazze particolari. Speriamo presto di rivedere i tifosi allo stadio.