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Il compito dell’Amarcord è quello di far tornare alla mente e far rivivere col cuore, non certo quello di rivangare il passato per dare lezioni al presente. Poi, ovvio, chi scrive ha le sue idee sulla situazione attuale di confusione tecnica che, inspiegabilmente, non porta a quegli sbocchi logici ed inevitabili in circostanze analoghe.
Ebbene, partendo dalla premessa della nota superstizione di Galliani (do you remember le sue mitiche cravatte ?), una spiegazione – a denti stretti e con un sorrisetto stiracchiato – ce la forniscono proprio i ricordi biancorossi.
Al Del Duca di Ascoli Piceno, infatti, il Monza si è presentato per due volte con un nuovo allenatore in panca ed in entrambe le occasioni ha beccato di brutto.

Stagione 1985-86. Il lungo filotto (4 pari e 3 sconfitte) senza vittorie culmina nel deludentissimo 0-0 col Pescara al Sada di domenica 5 gennaio 1986. Curioso che gli abruzzesi siano ancora fatali per Alfredo Magni: lunedì 6 gennaio – seppur a malincuore – Giambelli capisce che non può procrastinare oltre e, non senza sorpresa, chiama al capezzale del fanalino di coda il romano Paolo Carosi. Ricordo ancora il titolo a tutta pagina della Gazzetta dello Sport di un giorno di quella settimana “Carosi studia di notte come salvare il Monza”. Bah … Domenica 12 gennaio 1986 il debutto dell’ex tecnico di Avellino, Fiorentina, Cagliari e Lazio sulla panca brianzola è devastante: la capolista Ascoli della strana coppia Boskov (Direttore Tecnico)-Sensibile (Allenatore) maramaldeggia senza pietà: 4-0 con Incocciati e Barbuti a fare a fette una squadra impalpabile. La prima vittoria della gestione Carosi arriverà il 13 aprile (2-1 al Cagliari) quando la retrocessione è già praticamente agli atti da un pezzo. E quella squadra con Beccalossi e Antonelli (liberi di azzardare o meno accostamenti con Balo e Boa …) fu un fallimento totale.

Paolo Carosi

Stagione 1993-94. E’ la giornata numero undici quando il Verona, domenica 14 novembre 1993, espugna il Brianteo (come avevano già fatto Padova e Modena) con la firma di Guerra. Il Monza aveva vinto solo una gara (2-0 casalingo alla Fidelis Andria). Il gioco sparagnino di Trainini era riuscito a produrre la miseria di 6 gol. Tanto per dare una idea: le reti complessive del Monza, appunto 6 dopo undici partite, erano le stesse del bottino individuale, dopo altrettante giornate, di Agostini (Ancona), Hubner e Scarafoni (Cesena), Inzaghi (Verona) e Tovalieri (Bari). Quella sera stessa Giambelli – ancora a malincuore – corre ai ripari e si aggrappa alla burbera esperienza di Nedo Sonetti. Che esordisce al Del Duca contro un Ascoli impelagato a centro classifica e non proprio in gran spolvero. Ma la fragilità biancorossa ha effetti corroboranti sui padroni di casa che si impongono col classico 2-0 (Pierleoni e Troglio a referto) e fanno capire al navigato nocchiero di Piombino che il compito sarà durissimo. La cura Sonetti darà, in verità, qualche benefico effetto immediato (vittorie casalinghe contro Pisa, Ancona e Palermo) ma nulla potrà contro l’oggettiva fragilità strutturale di un organico che farà mesto ritorno in Serie C con abbondante anticipo.

Vuoi vedere che Brocchi ha ‘salvato’ la panca (anche) perché nei piani alti di Monzello conoscono la storia biancorossa e non vogliono rischiare di presentarsi ad Ascoli con il rischio di confermare la regola del “non c’è due senza tre” ? Certo, le situazioni sono diametralmente diverse e, onestamente, né il mitico Magni nel 1985-86 né il buon Trainini nel 1993-94 avevano una rosa paragonabile a quella attuale. L’ Amarcord prova a spiegare con la superstizione quello che la logica fatica a capire. Ma quì deve fermarsi e lasciare ad ognuno le proprie libere considerazioni.

Ascoli, Stadio Del Duca. Domenica 12 Gennaio 1986
ASCOLI-MONZA 4-0 (2-0)
MARCATORI: Barbuti (A) al 25’ pt – Incocciati (A) al 34’ pt – Spollon (M) autorete al 30’ st – Barbuti (A) al 32’ st.
ASCOLI: Corti, Destro, Cimmini, Iachini (35’ st Giovanelli) , Perrone, Trifunovic, Bonomi, Pasinato, Marchetti, Incocciati (31’ st F. Vincenzi), Barbuti. A disp.: Muraro, Poschesci, Agostini. All.: Boskov – Sensibile.
MONZA: Torresin, Saltarelli, Tacconi, Papais, Gasparini, Spollon, Laureri, Dondoni (40’ pt Antonelli), Ambu, Crusco, Bolis. A disp.: Pinato, Fontanini, Catto, Lorini. All.: Carosi
ARBITRO: Tuveri di Cagliari

Fiorenzo Dosso