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Ognuno di noi ha la sua partita più bella. Quella indimenticabile per davvero. Quella che si rivive spesso. Quella che si porta dentro per sempre. La mia è datata 28 Maggio 1978: Monza-Ascoli 4-2. Di quel pomeriggio ricordo moltissimi particolari a 42 anni abbondanti di distanza. In primis il mio angolino al Sada: a ridosso del fossetto che costeggiava la recinzione della gradinata centrale in posizione leggermente spostata verso la porta di destra, quella dalla parte della Scuola Bellani, dove avevo felicemente fatto le medie. Era – per me – una primavera durissima: la quarta ginnasio, alias prima superiore, al Liceo Zucchi di felice non aveva invece proprio nulla: un Everest da scalare a mani nude con la prof di latino e greco che mi aveva messo nel mirino. E sparava 2, 3 e 4 senza pietà. Molto per la marcatura rigidamente a uomo della mamma, un po’ per quel che può essere l’orgoglio di un ragazzino trascorrevo i pomeriggi a studiare per raggiungere la salvezza. Unico svago: il mio amatissimo Monza. Che in quel mese di maggio era rifiorito: pareggio a Cremona, colpaccio a Rimini (gol di Silva all’ultimo minuto), sofferto ma meritato 1-0 casalingo (firma di De Vecchi) al Lecce e ritorno in piena zona promozione. Promozione che l’Ascoli di Mimmo Renna aveva già messo in cassaforte da tempo. Per dare una idea della forza dello squadrone marchigiano ecco i numeri del loro girone di andata: 15 vittorie, 3 pareggi, 1 sola sconfitta (rocambolesco 3-2 a Marassi con la Sampdoria). Ed il ritorno era stato appena un po’ più “gestito” (qualche pari in più) ma con ancora tante vittorie (alla fine saranno 26) e la sola sconfitta di misura ad Avellino. I giornali dell’epoca lo definivano, giustamente, “L’Ascoli dei record”. I bianconeri arrivano in Brianza certo senza pressioni ma con la voglia di dare ennesima dimostrazione di un dominio addirittura imbarazzante sul campionato: Palermo e Catanzaro, appaiate al secondo posto, distano lo sproposito di 18 lunghezze dalla capolista. Il Monza, in compagnia dell’Avellino, ha solo un punto meno di siciliani e calabresi. Anche stavolta il colpo d’occhio del Sada è tanta roba. La partita sarà tantissima roba, adrenalina pura, colpi di scena, tanti gol. Soprattutto nella ripresa. Primo tempo intenso ma nella norma: una autorete di Scorsa su tiro di De Vecchi regala il vantaggio ai ragazzi di Magni. Si torna in campo dopo l’intervallo e un gran gol di Ambu (che sarà biancorosso di lì a qualche anno) pareggia facendo decollare un secondo tempo da montagne russe. Indimenticabile. Tutto il repertorio dell’ex Silva è racchiuso nella doppietta che in 10 minuti porta un magnifico Monza sul 3-1 e sembra chiudere ogni discorso. Greco si procura un rigore che Moro trasforma per il 3-2. Da grande squadra l’Ascoli fiuta la clamorosa rimonta ed assedia, da grande squadra il Monza soffre, resiste e riparte. A me a ridosso del fossetto i minuti sembrano non passare mai. Al 90’ Giovanni Lorini – autore di una fantastica partita – va via in contropiede, vince un contrasto e lascia partire una sventola imprendibile per Marconcini (che dall’anno seguente sarà il nostro grande Mazinga): 4-2 e paradiso biancorosso. Almeno per una settimana. Poi verrà il mese di Giugno. Il Monza andrà inopinatamente a sciupare tutto a Pistoia e – per il secondo anno consecutivo – crollerà proprio sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. Giugno parzialmente fatale anche per me: con una perfidia da strega cattiva la prof mi rifilò l’esame di riparazione di greco. Estate rovinata. Imparai a dire qualche parolaccia, non riuscii a godermi le vacanze ma a settembre vinsi lo spareggio. Ed – almeno io – festeggiai la promozione.

https://youtu.be/K5oN-tjxWtk
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Fiorenzo Dosso

Il tabellino di quel 28 Maggio 1978:

MONZA-ASCOLI 4-2 (1-0)

MARCATORI: Scorsa (A) autorete al 18’ pt – Ambu (A) al 2’ st – Silva (M) al 14’ e al 24’ st – Moro (A) su rigore al 39’ st – Lorini (M) al 45’ st

MONZA: Pulici, Vincenzi, Anquilletti, De Vecchi, Lanzi, Beruatto, Gorin, Lorini, Silva, Blangero, Scaini (34’ st Pallavicini). A disp.: Incontri, Cantarutti. All.: Magni

ASCOLI: Marconcini, Bellotto, Perico, Scorsa, Legnaro, Pasinato, Roccotelli (21’ st Landini), Moro, Ambu, Greco, Quadri. A disp.: Sclocchini, Zandoli. All.: Renna

ARBITRO: Menegali di Roma