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Mister Roberto Mancini ha parlato, in conferenza stampa presso Coverciano, alla vigilia del primo allenamento dello stage azzurro che si concluderà venerdì. Il commissario tecnico dell'Italia ha parlato, tra le varie argomentazioni, anche dell'ex attaccante del Monza Mario Balotelli, presente, come ormai è arcinoto, tra i 35 arruolati. Queste le sue dichiarazioni riprese dalla Gazzetta dello Sport:

"In un momento come il nostro in cui abbiamo con tante defezioni, Mario può essere un'opportunità. Abbiamo due allenamenti e venerdì la partitella, tre sedute in tutto non sono tante. È un momento buono per vedere se ci sono giocatori che ci possono dare una mano. Le nostre porte sono sempre aperte. Se Mario è la mia carta della disperazione? No, se la disperazione poi è come quella prima degli Europei, allora va bene. Ma non è questa situazione di questo genere. In questi giorni proveremo cose differenti e valutiamo calciatori che non venivano chiamati da tempo come Mario e altri che sono nuovi. A livello tecnico è sempre stato bravo lui, non si discute, bisogna capire come sta fisicamente. Poi si deve integrare in un gruppo che ha lavorato benissimo. Ma non è solo il suo caso. Ci sono anche gli altri nuovi. Due giorni sono importanti per le valutazioni. Che cosa mi ha promesso? Assolutamente nulla. È stato chiamato come sono stati chiamati gli altri. Eravamo curiosi di vederlo dopo tanto tempo, ma va valutato. Penso sia felice di essere qua. Vediamo se ci potrà dare una mano".