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Dopo il pareggio infrasettimanale con il Frosinone, il Monza ha perso qualche punto dalla vetta ma, come più volte detto, la Serie B è così, un campionato avvincente ma al tempo stesso difficile. Prossimo appuntamento in casa con il Pordenone, squadra che sta attraversando diverse difficoltà nell'ultimo periodo. I ragazzi di Mister Brocchi hanno l'obbligo di vincere per non perdere altro terreno dalla prima posizione. In occasione della partita abbiamo intervistato Alberto Bertolotto, classe '84, giornalista del Messaggero Veneto di Pordenone, collaboratore de La Gazzetta dello Sport e segue le vicende dei neroverdi dal 2006.

Alberto quanto sta pesando questa pandemia per il settore calcistico?

La pandemia sta pesando tantissimo e sta costringendo alcune società ad operazioni che altrimenti non avrebbero portato avanti in tempi normali. Mi riferisco anche alla vendita del di Diaw al Monza da parte del Pordenone. Ritengo anche che il periodo possa avere anche modificato le abitudini dei tifosi. Per quanto mi riguarda, una volta che si riapriranno i cancelli torneranno allo stadio se non gli irriducibili, solamente i più affezionati. La pandemia ha ulteriormente cambiato il modo di fruizione del prodotto calcio.

Quali sono i pregi e difetti di questo Pordenone? Quali sono gli obiettivi fino a fine stagione?

Il Pordenone, di base, è una squadra molto solida dal punto di vista difensivo. Una caratteristica tuttavia che è andata perdendosi nell’ultimo periodo, dato che Perisan subisce gol da sette gare di fila. Il lato negativo a mio avviso è lo sviluppo della fase offensiva: mancano uno o più schemi a liberare gli attaccanti al tiro, la squadra si affida a verticalizzazioni con il trequarti o la punta che si allarga sul lancio del difensore e va a giocarsi l’uno contro uno con il laterale avversario.

Cosa ti aspetti da qui fino a fine campionato per questa Serie B?

Tanto equilibrio, sia in vetta sia in coda. I giochi non sono ancora ben definiti: si entra negli ultimi due mesi in cui per la promozione diretta e per la retrocessione diretta è ancora tutto in ballo. Si giocheranno tante partite in un arco temporale ridotto, quindi sarà importante avere non solo una rosa ampia ma allo stesso tempo in salute.

Quali squadre ti hanno deluso e quali sorpreso di più?

Tra quelle che mi hanno sorpreso, facile dire il Venezia, ma va ricordato che la proprietà ha investito parecchio. Scelgo il Cittadella, la squadra migliore in Italia a fare calcio assieme all’Atalanta. Ogni anno pesca giocatori dalla Serie C e rimane sempre in quota play-off. Ad avermi deluso è stata nuovamente la Cremonese, costretta un’altra volta a lottare per non cadere nei play-out nonostante abbia speso tanto sia a settembre sia a gennaio. Tra gli allenatori continuo ad apprezzare Luca D’Angelo del Pisa.

Che partita ti aspetti di vedere?

Una partita difficilissima per il Pordenone, che si presenta al Brianteo privo di sei giocatori e in un momento di crisi vera. E’ il momento più difficile dal campionato 2018-2019 a oggi per la squadra neroverde. Il Monza deve per forza invertire la rotta e cominciare a spingere, dato che già non ha approfittato del calo dell’Empoli e si è fatto pure superare dal Venezia al secondo posto. Sono due formazioni che, per con diversi ambizioni e problemi, non stanno attraversando un grande momento. Prevedo un inizio timoroso da parte di entrambe, con un episodio che andrà ad indirizzare il match. Porterà a casa punti chi avrà meno paura e chi mostrerà più compattezza. Non me ne voglia il Pordenone, ma il mio pronostico è 1X.