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Vi proponiamo la conferenza stampa integrale di mister Cristian Brocchi al termine della vittoria contro il Gozzano.

- Mister, ancora una volta fino alla fine perché gli avversari pensano che a Monza un punticino è già tanto da portare a casa?
"Dovevamo fare gol perché nel primo tempo avevamo creato tantissime occasioni. E' successo un po' quello che è successo con la Pianese nel primo tempo: quando hai le occasioni, nonostante gli avversari ti chiudano gli spazi, giocando di ripartenza, non puoi finire il primo tempo 0-0 perché poi i minuti passano e i palloni sono sempre più pesanti, perché quando non sei in vantaggio ti sembra sempre di avere meno energie, anche se non è la realtà. Oggi dobbiamo fare mea culpa su questa cosa".

- Ci si presenta con un vantaggio di +7 in vista del Renate: conta qualcosa o è solo un numero?
"Conta solo per quello che è il nostro cammino, contano le prestazioni che abbiamo fatto dall'inizio della stagione ad oggi, contano le vittorie, sia quelle dove abbiamo dimostrato la nostra forza ma anche quelle dove abbiamo faticato. Bisogna migliorare, anche quando si vince: vi ho appena detto quale è stato il problema più grande odierno. A volte riesci a trovare un gran gol come oggi, altre volte fai un po' più di fatica".

- Una battuta sugli infortunati: sapevamo di Franco e Gliozzi, ma gli altri assenti?
"Rigoni non stava benissimo dopo la partita dell'altro giorno: aveva un fastidio e visti i pregressi abbiamo preferito non portarlo neanche in panchina, visti i pregressi mi sarei sentito dire per 90': 'Metti Rigoni!'. Per Mino (Chiricò, ndr) è stata una scelta tattica: loro erano molto bravi a giocare la palla dal portiere, costruivano in otto tenendo gli esterni molto larghi, con la punta centrale che si abbassava molto e noi avevamo bisogno di un giocatore - e non me ne voglia Mino - più intelligente tatticamente che potesse fare un lavoro di grande sacrificio. Per questo ho scelto Iocolano".

- Segnano un po' tutti.
"E' la dinamica di queste partite: quando parliamo di squadre che si chiudono e creano densità centrale, per i nostri attaccanti diventa difficile trovare la palla-gol pulita. Ma i nostri attaccanti fanno un lavoro importantissimo, anche se a volte manca lucidità".

- Oggi c'erano le luci nuove: a volte le sembra di non allenare in Serie C data l'atmosfera?
"Purtroppo no: mi sembra di allenare in Serie C perché affrontiamo questo campionato. Fa parte dell'umiltà che dobbiamo avere. La società sta facendo un lavoro impressionante per riqualificare il Monza e farlo diventare una società importante. E' bello che a Monzello ci sono tutti i ragazzi che possono allenarsi nel nostro centro sportivo: vogliamo creare una grande famiglia Monza. Tutto questo non è in linea con la Serie C, ma con la mentalità della nostra dirigenza e proprietà e con quello che ha in mente di fare".

https://www.youtube.com/watch?v=6ke0hOhs9lQ&feature=youtu.be

- Ci sarà la possibilità di recuperare qualcuno per sabato?
"Franco no di sicuro, Rigoni penso di sì, Gliozzi sicuramente sì. Purtroppo su una conclusione in porta di un compagno, il pallone ha sbattuto sulla punta del piede di Franco e ha avuto un problemino al collaterale interno: domani farà i controlli, ma credo sarà fuori per 10-15 giorni".

- Sabato ci sarà il derby provinciale, sarà prima contro seconda e ci saranno anche i giochi di luce...
"Speriamo diano un po' di entusiasmo, che la gente sia coinvolta e tifi Monza per 90', nei momenti di difficoltà creino quell'entusiasmo che ci serve. Bisogna avere sempre qualcosa di positivo per portare positività alla squadra".

- Il gol di oggi è arrivato dalla panchina.
"Io penso che piuttosto che dire che il gol è arrivato dalla panchina, visto che Armellino non sta spesso in panchina, io penso ci sia da fare i complimenti a un grande professionista come Ivan Marconi che ha fatto la sua prima presenza da titolare, non avendo potuto fare per squalifica quella di Coppa. Questo è quello che deve avere questo gruppo: è l'emblema di chi vuole arrivare a vincere. Devi avere giocatori come Marconi e Negro, che ancora non ha giocato dall'inizio in campionato o altri giocatori che giocano magari costantemente e vanno a duemila all'ora in allenamento. E paradossalmente non basta, ma è fondamentale".

- Come si spiega tecnicamente, e se è preoccupato, di questo passaggio repentino da partite in scioltezza con 4 gol a risultati 'striminziti', pensando anche che il portiere ci ha messo una grossa pezza?
"Penso che se domani vi faccio vedere i dati della partita... la differenza è che se andiamo a parlare delle partite con Juve ed Arezzo prima palla gol, seconda palla gol, terza palla gol, dai un colpo morale agli avversari. Se fai come con la Pianese o oggi prima palla fuori, seconda palla alta, terza palla rimpallata, quarta palla scelta sbagliata, tutto diventa più complicato. E ti capita una ripartenza con parata del portiere, dai un valore a quella parata diverso che se fossi su 3-0".

- Oggi c'è stata una grande prestazione di D'Errico.
"Anche con l'AlbinoLeffe mi era piaciuto. Ma ha dato qualcosa di importante oggi. Basta guardarlo fuori dal campo negli ultimi 15-20 giorni: è tornato ad essere fisicamente quello della passata stagione. Aveva avuto dei problemi iniziali che non gli avevano permesso di trovare la sua forma migliore, ma ha lavorato con la testa e l'umiltà giusta per tornare a quello che conoscevamo".

- Gli è mancato solo il gol.

"Fa parte della crescita e della forma. Quando a livello fisico stai bene, ti riescono meglio le giocate, perché dopo qualche dribbling riesci anche a calciare in porta. Penso di aver fatto un percorso giusto con lui quest'anno, non facendolo giocare all'inizio, lui con grande umiltà si è messo con la voglia di recuperare per il bene suo, della squadra e dei tifosi che lo osannano ad ogni partita".