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Dopo la frenata dell'Empoli, i punti che separano il Monza dalla vetta sono 4 e, per questo, ogni partita deve essere una finale e nessun punto deve essere abbandonato per strada. Il sogno è la Serie A e la promozione diretta ma è ancora presto per parlarne. Di fronte il prossimo ostacolo: il Pisa, squadra che fatica ad essere annoverata nella zona playoff e che, all'attivo, ha un cambio societario che ha portato entusiasmo all'ambiente. In vista di una partita così sentita da entrambe le tifoserie, abbiamo intervistato Michele Bufalino, giornalista pubblicista pisano, autore nel 2009 del libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018.

Michele, come giudichi finora questo campionato di serie B?

È un campionato, secondo me, leggermente diverso da quello dell’anno scorso. C'è sempre equilibrio nelle prime posizioni ma non c'è un equilibrio generale. Vedo 6/7 squadre che ritengo di un livello più superiore rispetto alle altre. Ci sono 3 4 squadre da metà classifica, ci sono un paio di formazioni che hanno deluso e poi c’è il gruppone delle squadre che si devono salvare.

Trovi quindi che sia in linea con le aspettative?

Sicuramente si è in linea perché comunque sia ci aspettavamo che il Monza fosse ai vertici e in effetti lo è. Ci aspettavamo magari che la Spal, il Lecce e l’Empoli potessero lottare per le prime posizioni ed è così.

Nessuna delusione quindi?

Forse non ci si aspettava un Brescia in una posizione di classifica così deficitaria, tanto da addirittura lasciar pensare che possa diventare come il Perugia dello scorso anno.

In che senso?

Intendo una squadra che aveva iniziato con delle buone premesse ma che poi ha finito per essere stata inghiottita dalle zone basse della classifica fino poi a retrocedere. C’è anche questo rischio per il Brescia perché si trova in una situazione molto difficile e quindi senza dubbio una riflessione la merita.

Passiamo al Pisa: 22 partite, 28 punti e squadra fuori dalla zona playoff. Gli obiettivi sono in linea con le aspettative di inizio stagione?

Occorre fare una premessa: la società si è un po' divisa negli obiettivi perché all'inizio si parlava di salvezza, poi il Presidente ha sempre esplicitato la volontà di fare meglio dal punto di vista dei risultati dello scorso anno. A livello dirigenziale, invece, non volevano dichiarare gli obiettivi. Secondo me il campionato del Pisa è in linea perché se guardiamo i risultati siamo li.

Ti riferisci allo scorso anno?

Si. 24 punti nello scorso campionato al girone di andata, 24 punti quest'anno.

Si poteva fare di più secondo te?

Assolutamente si perché ha fatto una striscia importante di risultati positivi che poi si è interrotta. Ora non perde da 8 gare in casa però pesano in negativo quelle 4/5 partite con Spal, Cittadella, Salernitana ed Empoli che avevano un po' frenato la squadra inizio campionato. Sono scontri difficili e diretti con squadre di altissima classifica ed è questo secondo me l’unico limite, non aver fatto risultato con le squadre di alta classifica, vincendo solo a Lecce.

Cosa manca a questa squadra?

Sicuramente fare risultato con le prime 8 squadre in classifica e fare il salto di qualità perché ogni volta che cerca di raggiungere la zona playoff qualcosa va storto. Ha avuto troppi momenti di blackout e qualche errore arbitrale di troppo che l'ha ulteriormente penalizzato.

Il Pisa può ancora giocarsela?

Assolutamente si ma deve fare il salto di qualità. Credo che quest'anno sarà di transizione visto che è arrivata la nuova proprietà ma i veri investimenti ci saranno a partire dal prossimo campionato.

Forse la domanda sarà scontata e banale, ma quale incontro tra Monza e Pisa ti è rimasto nel cuore?

Premetto che mi rincresce che ci sia questa rivalità tra le due squadre perché comunque il Monza è una società blasonata e storica come lo è anche il Pisa. La rivalità nasce dalla partita Pisa Monza nel 2007, finita 2 a 0 valida per la finale playoff e l'accesso in serie B per i pisani dopo 13 anni. Una partita che non finì proprio in modo sereno, però ci poteva stare visto ciò che in palio c'era una promozione. Ora sono due società in mano a magnati, altro aspetto che le accomuna.

Stasera che partita di aspetti di vedere?

Credo che il Monza farà la partita, dal momento che ci sono condizioni diverse rispetto all’andata dove c'era lo spettro del Covid per il Monza, ora sono arrivati giocatori importanti come Balottelli. Entrambe le squadre hanno 2 formazioni perché hanno un buon turnover e quindi mi aspetto che sia Brocchi che D’Angelo cambino qualcosa. Sarà una partita in cui il Monza dovrà fare i 3 punti mentre il Pisa vorrà giocarsela fino in fondo, cogliendo qualunque occasione possa sfruttare a suo favore. Il Monza però non deve sottovalutare il Pisa perché sarebbe un grande errore e la storia del calcio è piena di questi esempi. Mi auguro di vedere una bella partita.