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Il Monza ha chiuso la prima parte di stagione a quota 16 punti in 15 giornate, con la quattordicesima piazza in graduatoria. Una situazione di classifica buona, 9 punti sopra quel terzultimo posto che significa retrocessione. Una condizione che porta serenità in questa lunga sosta per i Mondiali in Qatar. In questo periodo il management biancorosso lavorerà già alacremente per valutare attentamente (e muoversi poi di conseguenza), il discorso roster, sia in entrata che in fase di sfoltimento. La rosa biancorossa verrà ulteriormente migliorata e allargata, per cercare di andare a centrare una tranquilla posizione di centro classifica; questo implicherà però più di qualche cessione, come ha affermato anche lo stesso mister Palladino, visto l'alto numero di calciatori presenti, alcuni di questi in stato di esubero. Noi di Monza-News ci dilettiamo nuovamente con la rubrica Consigli per gli acquisti, in cui proviamo a proporre dei profili che potrebbero esseri idonei alla causa biancorossa; chiaramente sono solamente delle nostre idee, non legate a presunte o vere trattative di mercato. Ecco nello specifico cosa propone il menu, due profili per ruolo: DIFENSORE CENTRALE: è un settore che ha bisogno di un'altra pedina a completare il reparto, vista anche l'assenza dello sfortunato Pablo Marí e la rescissione dell'esperto Andrea Ranocchia. Un nome molto interessante è quello del roccioso croato del Sassuolo Martin Erlić (1998), nella lista dei convocati della Croazia per il Mondiale; dopo un quadriennio (due anni dal buon rendimento in massima serie) nello Spezia, è tornato quest'estate al club emiliano (per lui 10 gare da titolare su 15 in A) che lo aveva già acquistato quasi 7 anni fa dal Parma. Centrale difensivo strutturato e longilineo, con buon senso della posizione, abile nel gioco aereo e discrete doti d'impostazione. Negoziato per il dalmata, eventualmente, non semplice con una bottega tendenzialmente cara come quella nero-verde. Altro identikit difensivo interessante è quello del milanista Matteo Gabbia. Il classe 1999 di Busto Arsizio, si è ritagliato un discreto spazio (10 gettoni totali tra A e Champions League) in questa prima parte di stagione, rispondendo presente, nonostante partisse dietro nelle gerarchie tecniche di Pioli. Calciatore che dispone di buona continuità, concentrazione ed ordine tattico, unite a valevoli attitudini mentali. ESTERNO DI CENTROCAMPO: Nel ruolo di esterno di centrocampo ci potrebbe essere qualche innesto, con la conseguente cessione di giocatori con un attuale scarso minutaggio. Due i ritratti tecnici che potrebbero fare al caso del club biancorosso. Uno è Enrico Del Prato, il classe 1999 orobico autore di un eccellente inizio di stagione (nobilitato anche da 3 marcature) col Parma in B (è giunto a titolo definitivo dall'Atalanta), che giostra come quarto difensivo di destra nella difesa ducale. Il duttile bergamasco può ricoprire diverse posizioni di campo, nello scacchiere monzese potrebbe gravitare come quarto/quinto di mediana a destra, come mezzala in una linea a 5 e, in necessità, come terzo di difesa. Non sarebbe comunque semplice strapparlo agli emiliani, che lo hanno riscattato dall'Atalanta con un bell'investimento, e ci puntano forte per in ottica promozione. Altra soluzione interessante potrebbe essere quella del brianzolo Gabriele Zappa (classe 1999), scuola Inter, che piace da diverso tempo al ds Filippo Antonelli. Il calciatore di Villasanta, rimasto in B a Cagliari nonostante diverse richieste, era partito titolare, inizialmente, con gli isolani ma ultimamente è stato relegato in panchina. Come esterno, tutta fascia, sull'out di destra, potrebbe fornire un rilevante contributo, con la sua frequenza di gamba, intensità, doti di spinta (vista l'ottima predisposizione propulsiva); dispone inoltre di una buona efficacia in fase di chiusura giocata in fase offensiva (che gli ha permesso di refertare un discreto numero di assist in passato), grazie ad un'apprezzabile tecnica di base a livello podalico. CENTROCAMPISTA CENTRALE: un settore che dispone già di ottima qualità tecnica, anticipazione di pensiero e lettura, pulizia in gestione e fluidità costruttiva, in impostazione. Tuttavia alla mediana biancorossa mancherebbe un po' di fisicità in fase d'interdizione, nella rottura delle linee di passaggio avversarie e nei duelli, in non possesso. Un nome caldo potrebbe essere ancora quello del rossonero Tiemoué Bakayoko, che non ha mai trovato spazio in questi primi mesi nel Milan (è in prestito biennale dal Chelsea). Lo strutturato e longilineo mediano transalpino era già stato accostato timidamente al Monza la scorsa estate, chissà che non possa ritornare in auge per ritrovare minutaggio e rilancio. Bisognerà poi valutare attentamente la situazione fisica, coi relativi tempi di recupero, del regista Stefano Sensi, reduce da un'operazione dopo il brutto infortunio rimediato col Verona. Qualora il rientro non fosse così immediato, dopo il rientro dalla sosta, non sarebbe da escludere un intervento (anche se non così probabile viste le diverse soluzioni possibili, ad esempio l'utilizzo di capitan Pessina) in quel settore. Un profilo, inseguito dai brianzoli in estate, che potrebbe essere riconsiderato è quello del centrocampista spagnolo Gonzalo Villar, in prestito alla Sampdoria dalla Roma. Il centrale di Murcia non sta rispettando le attese (per lui anche una panchina e sei subentri in campionato), come del resto tutti i blucerchiati, in palpabili difficoltà di risultati e classifica. L'iberico, dotato di ottima visione periferica e geometria nelle trame di gioco, ha caratteristiche che possono ricordare quelle di Sensi; chissà che cambiare aria non possa rigenerarlo e palesare così il suo talento in produzione. ATTACCANTE CENTRALE: il team biancorosso sta distribuendo le marcature con tutti e tre i reparti di movimento. Ben 11 realizzazioni sono giunte da difesa e centrocampo, 5 dalle punte, parlando del solo campionato. E' inevitabile che serva uno stoccatore finalizzante maggiormente la mole di gioco prodotta, un terminale offensivo che veda e senta la porta, da aggiungersi ai componenti attuali che dispongono comunque, nel loro bagaglio, di un potenziale apporto realizzativo maggiore rispetto all'attuale. Due soluzioni potrebbero rispondere ai nomi di Francesco Caputo della Sampdoria e l'angolano dello Spezia M'Bala Nzola. Il pugliese è, attualmente, il lontano parente (solo 2 reti tra A e Coppa Italia) dell'attaccante visto nell'ultimo lustro tra Empoli, Sassuolo e Samp medesima (11 centri nello scorso campionato). Un cambiamento di casacca, per il classe '87 di Altamura, potrebbe far rifiorire il suo opportunismo e la prontezza di lettura su palle vaganti nell'area di rigore. Il centravanti dello Spezia, dopo diversa gavetta nelle serie inferiori, sta piuttosto sorprendendo per continuità realizzativa in riva al Golfo dei Poeti, grazie anche ad un piuttosto chirurgico piede mancino. Può aggiungere esplosività al reparto, dinamismo e contributo in non possesso. La punta di Troyes, ex Trapani, Carpi e Virtus Francavilla, ha attirato le attenzioni anche della Premier League. foto Sky Sport