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Dopo l'uscita dalla Coppa Italia mercoledì con la Pro Patria, ora il Monza ha come unico obiettivo centrare la Serie B. Le prestazioni dei biancorossi sono un po' altalenanti anche se 7 sono le lunghezze dalla seconda in classifica, il Pontedera.

Domani sera al Brianteo arriva la Carrarese, squadra che sta dimostrando pienamente di poter essere una degna rivale di questo Monza e, in vista della partita, abbiamo intervistato Claudia Cella, giornalista di LaVoceApuana che cinque anni fa, quasi per caso, entra per la prima volta allo Stadio Dei Marmi. Si sente subito a casa, come se avesse trovato il suo habitat naturale, e capisce che dagli spalti non si sarebbe separata tanto facilmente. Dopo qualche anno ha iniziato una collaborazione con la società e l’avventura come speaker dello Stadio Dei Marmi. Entra poi a far parte del mondo del giornalismo, iniziando ad occuparsi di interviste e articoli di vario genere. E’ su questi tre binari che coltiva la sua passione: dai microfoni alla penna, passando, ovviamente, per i gradoni dello stadio.

Claudia, che idea si è fatta di questo girone? C'è qualche squadra che ti ha deluso o sorpreso?

Molti lo ritengono il girone dal livello qualitativo più basso, ma non ne sarei tanto certa. E’ il girone che meglio rappresenta il mondo della Serie C, una categoria in cui, se vuoi competere, conta sì la qualità, ma anche e soprattutto la forza del gruppo, la cattiveria agonistica, la corsa, il coraggio. Proprio per questi motivi il Monza, che è l’unica vera corazzata, non può permettersi frequenti cali di concentrazione. Alle sue spalle ha avversari come Renate e Pontedera, su cui penso nessuno avrebbe scommesso, io per prima, ma che hanno dimostrato di poter stare lassù. Mi aspettavo qualcosa di più da Siena e dalla stessa Carrarese. Unica delusione vera e propria l’Arezzo. E’ strano vederlo nella zona destra della classifica.

Cosa si può dire invece della Carrarese? È al di sopra o al di sotto delle aspettative?

E’ una squadra che, a più di due mesi dall’inizio del campionato, fatica ancora ad ingranare. A livello di gioco, considerati gli interpreti che ha, può esprimere molto di più. E’ anche vero che da diverso tempo Baldini è costretto a fare a meno di due pedine fondamentali quali Caccavallo e Bentivegna, entrambi ai box. Sul piano dei risultati invece, se vuole competere per i primi posti, deve iniziare a ottenere qualcosa di più fuori casa.

Crede che a gennaio cambierà qualcosa con il mercato?

Di stravolgimenti non ne prevedo, perché la base è ottima. Mi aspetto però qualche partenza e qualche arrivo, così come accaduto negli ultimi due anni, quando la società si è resa conto di dover intervenire a metà stagione per correggere qualche meccansimo.

Il Monza ha dimostrato di non essere invincibile: la Carrarese punterà alla promozione diretta o basterà l'arrivo tra le prime posizioni?

L'obiettivo è rimanere più in alto possibile fino alla fine del campionato. Certo, il primo posto al momento è lontano e l’avversario si chiama Monza, che per budget, qualità e altri elementi si trova su un altro pianeta. Il campionato però è lungo e può accadere davvero di tutto. Adesso inizia una fase delicata, cui seguirà un’altra altrettanto particolare, dopo il mercato invernale. Staremo e vedere.


Che partita si aspetta di vedere?

Mi aspetto una partita senz’altro divertente. Credo che né il Monza né la Carrarese faranno fatica ad esprimere il loro gioco perché nessuna delle due dovrà giocare di rimessa. La spunterà chi non avrà paura.