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Come ogni anno ci siamo dilettati ad intavolare un articolo con i consigli per gli acquisti del Monza, questa volta per la stagione 2021/22. Metteremo una proposta di tre giocatori (sia Under che Over), più o meno conosciuti ai più, per ognuno dei quattro ruoli, non menzionando però i primi profili già usciti su siti e giornali; i vari Danilo, Marrone, Molina, Šemper, Simy, Valoti quindi sono esclusi. Sottolineiamo che nessuno di questi profili è stato menzionato sulla base di presunte, o eventualmente fondate, voci di mercato legate alla società biancorossa. Lo schema e le descrizioni, in ordine alfabetico di cognome:

PORTIERI:

WLADIMIRO FALCONE (1995): profilo non altisonante (ai più) il portiere romano, ma che ha impressionato in questa stagione per la continuità di rendimento in una compagine di bassa classifica come il Cosenza, poi retrocessa. Di proprietà della Sampdoria (con cui ha già esordito in A), ma già seguito da qualche club di massima serie, ha parato ben cinque rigori in stagione (il primo in Italia). Longilineo e ottimamente strutturato (1,95 x 86), fa della fisicità, piazzamento, concentrazione ed istintività le sue armi principali, valido nelle uscite alte.

IONUT RADU (1997): estremo difensore rumeno, normotipo per il ruolo (1,88), che ha disputato un paio di partite, quest'anno, con l'Inter ed ha un passato nelle fila dell'Under 21 del suo paese; agilità, uno contro uno ed esplosività generale (tra i pali e nelle uscite) sono tra i suoi parametri più sviluppati. I milanesi potrebbero smistarlo in prestito per permettergli più minutaggio, le pretendenti non sembrano mancare.

MARCO SPORTIELLO (1992): è l'identikit più esperto, tra i tre menzionati, il nativo brianzolo dell'Atalanta, che ha chiuso l'ottava stagione in A di fila. Coi bergamaschi ha disputato pure la Champions (con diversi bassi nelle prestazioni) nell'ultimo biennio, difficile onestamente si sposti da Bergamo o che comunque scenda di categoria, se non al massimo dinnanzi ad un progetto ambizioso come quello biancorosso. Guardiapali che dispone di buon impatto fisico, personalità comunicativa e timing nelle uscite alte.

DIFENSORI:

SAMUELE BIRINDELLI (1999): difensore esterno di prospettiva il toscano (figlio dell'ex juventino Alessandro), reduce da una stagione ad alto rendimento col Pisa che gli ha permesso di entrare nelle mire di club anche di categoria superiore. Terzino, principalmente destro (può gravitare anche sul lato opposto o alto sulla linea mediana), che ha propulsione, frequenza di gamba, intensità, rapidità, temperamento e buona scelta nella chiusura di giocata, può migliorare nelle letture tattiche della fase difensiva.

LUCA CALDIROLA (1991): difensore centrale brianzolo (all'occorrenza terzino sinistro) di piede mancino, per cinque stagioni e mezzo in Bundesliga con Werder e Darmstadt, ma debuttante in A quest'anno con la casacca del Benevento (va in scadenza con opzione di rinnovo). Ben impostato fisicamente, longilineo ma con una struttura asciutta, l'ex Inter dispone di forte personalità temperamentale, acume tattico (nell'ultima stagione ha giocato sia col pacchetto a tre che a quattro), valenza nel gioco aereo e reattività nei duelli.

RICCARDO MARCHIZZA (1998): corazziere di scuola Roma, di piede sinistro. Atleta polivalente in tutto il reparto difensivo, può ricoprire il ruolo di centrale a quattro, a tre come braccino e di esterno basso sull'out mancino, con difesa a quattro. Di proprietà del Sassuolo, l'Under 21 azzurro, ha trovato più che discreto spazio nello Spezia in questo campionato, alternandosi con Simone Bastoni come laterale. Nonostante la corposa struttura, dispone di efficace gamba nel medio-lungo raggio spaziale, gode di fisicità e rudezza che lo aiuta nei duelli fisici e nel gioco aereo, soffre in copertura nell'uno contro uno stretto. Dispone di un mancino violento e secco che gli permette di rendersi pericoloso sui calci da fermo.

CENTROCAMPISTI:

LUCA MAZZITELLI (1995): mezzala romana militante nel Pisa, che ha l'obbligo di riscatto dal Sassuolo. Intermedio di piede destro vicino ai 50 gettoni in A, incarna a pieno le attitudini cadette. Intensità, aggressività, dinamismo e doti da incursore. Una sorta di tuttocampista, abile a difendere ed attaccare, buon timing di inserimento e confidenza con la finalizzazione e rifinitura. A suo agio maggiormente come terzo di una mediana a tre, può districarsi comunque anche come pedina centrale di costruzione per via di una buona visione di gioco nel suo bagaglio.

NICCOLO' ZANELLATO (1998): centrocampista di scuola Milan (firmò il suo primo contratto Pro con Berlusconi-Galliani), milita da tre anni in quel Crotone allenato da Giovanni Stroppa. Impiegato dal tecnico di Mulazzano principalmente come mezzala nel centrocampo a cinque, sul finire di questo con Cosmi ha giocato qualche match anche come trequartista, grazie ad una buona tecnica di base (destripede), passo e visione periferica. Dispone di acume tattico e di più che discreta predisposizione alla fase di contenimento, ha capacità dinamica e sa buttarsi negli spazi senza palla.

SZYMON ZURKOWSKI (1997): mediano polacco della Fiorentina, rientrerà alla base viola dal prestito empolese di un biennio, nel quale ha ottenuto la promozione in A. Centro destra/sinistra nel centrocampo a tre imbastito da Dionisi, è una mezzala tecnica, dinamica, fisica, aggressiva, abile nel cambio gioco, nell'immediatezza di passaggio e doti balistiche dalla distanza. Per tipologia di caratteristiche, il centrocampista di Tycky potrebbe essere ancor più efficace a livello realizzativo.

ATTACCANTI:

PATRICK CUTRONE (1998): identikit risonante quello delll'Under 21 italiano di proprietà del Wolverhampton. Prima punta che Galliani conosce bene sin dai tempi delle giovanili rossonere, protagonista (suo malgrado) di stagioni magre a livello realizzativo, da un triennio a questa parte e dopo l'exploit rossonero. Punta che cerca evidentemente rilancio, col tentativo di rimettere in moto le sue abilità negli ultimi 16 metri, anche nei movimenti d'attacco dello spazio breve, con la grinta e la dedizione che lo hanno contraddistinto. Ipotesi (magari a titolo temporaneo) eventualmente complicata (ma non impossibile con la proprietà biancorossa), per questioni di cifre (ingaggio in essere con gli inglesi) e per la carta d'identità del ragazzo, poco disposto magari a ridimensionarsi (momentaneamente) a 23 anni in un campionato, comunque complicato, come la B.

LEONARDO MANCUSO (1992): vice capo cannoniere della B con 20 reti, un passato nelle giovanili del Milan e allenato in Primavera proprio da Giovanni Stroppa (vi erano anche Sampirisi e Fossati). L'attaccante, sotto contratto con l'Empoli, ha messo a referto più di 60 gol tra i cadetti: punta centrale, sotto punta, eventualmente anche seconda o esterno di un tridente. Calciatore cinico in finalizzazione, bravo nella profondità e a svariare per non dare punti di riferimento, intelligente nei movimenti di smarcamento. Resta difficile pensare che voglia privarsi dell'esordio in A, disponendo ancora di due anni con gli azzurri, e che la società stessa d'appartenenza se ne privi con facilità.

RICCARDO SOTTIL (1999): giovane Under 21 italiano, reduce da un campionato costellato da problemi fisici, che hanno rallentato il percorso di crescita a Cagliari, da cui è giunto dalla Fiorentina (proprietaria del suo cartellino). Possibile un altro titolo temporaneo in massima serie la prossima stagione, anche se Gattuso lo valuterà attentamente nella preparazione estiva. Seconda punta brevilinea o esterno nei tre (meglio se a piede invertito per sterzare), il piemontese (figlio d'arte) è dotato di gran rapidità nell'uno contro uno, tecnica di base e imprevedibilità che può imprimere gli strappi giusti nel corso di una gara; deve migliorare in fase di finalizzazione e nel gioco d'insieme. Francamente vederlo in B nel 21/22 è una possibilità di remota realizzazione, il Monza sarebbe una delle poche cadette che gli potrebbe presentare, eventualmente, un progetto invitante per farlo crescere.