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Il presidente della Figc Gabriele Gravina prevede inevitabilmente un'estate calda in ambito di ricorsi in quanto qualsiasi decisione sarà presa, conseguentemente all'emergenza sanitaria, sarà frutto di proteste e andrà a scontentare diversi club, pronti a far valere le proprie ragioni nei tribunali sportivi. Ad esempio, conseguentemente al possibile stop definitivo dei campionati, l'idea del dirigente tarantino sarebbe ad esempio di ridurre a due le promozioni-retrocessioni, dalla A e B. Nelle sue intenzioni anche evitare di allargare gli organici delle tre categorie pro e l'accorciamento delle tempistiche di giudizio (15 giorni massimi per presentare ricorso, discussione causa dopo sette giorni dalla scadenza inoltro ricorso). A questo proposito il "Corriere dello Sport" ha elencato una serie di scenari:

"L’eventualità di uno stop definitivo, però, è ancora concreta. Dovesse accadere, dovranno comunque essere stabiliti i verdetti per i campionati, in particolare promozioni e retrocessioni. Ed è proprio per quest’ultime che potrebbero scatenarsi i contenziosi, a colpi di ricorsi. Cautelarsi, insomma, diventa una necessità"

"Gravina, da questo punto di vista, si è già messo in moto. Sul tavolo, infatti, c’è già una proposta presentata al Governo, che riduce al minimo i gradi di giudizio. Il piano del presidente federale prevede addirittura di eliminare completamente la giustizia sportiva, lasciando il Tar del Lazio come unico organo a cui opporsi".