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Questa settimana, in vista della 27esima giornata di campionato, il Monza incontra in trasferta il Teramo, squadra attualmente 15esima in classifica a quota 27 punti, con 6 vittorie all'attivo, l'ultima contro il Rimini 2 giornate fa. Il punto di forza del Teramo sta nel gruppo e nell'inserimento di molti giovani che la rendono la squadra con più under del girone. Il Monza di Brocchi, in ottica campionato, ha bisogno di punti per tenere il passo dell'inarrestabile Pordenone, distante ben 14 lunghezze dai biancorossi. In occasione della partita che si disputerà oggi alle 14:30 abbiamo intervistato il loro Addetto Stampa, Marco de Antoniis.



Marco da quanto tempo lavora per il Teramo?



Io ho cominciato con questo lavoro come Ufficio Stampa nel Teramo basket quando era in Serie A nel biennio 2007/2009. Da li ho iniziato a entrare nei meccanismi dell’Ufficio Stampa grazie a persone fantastiche che ho conosciuto tra cui Massimo Nardi, l'allora responsabile comunicazione e marketing del Teramo basket. Ho avuto esperienze giornalistiche per lo più televisive che mi hanno insegnato a capire le dinamiche diverse tra Ufficio Stampa e settore giornalistico. Successivamente ho avuto la possibilità, grazie al Presidente Campidelli, di entrare nel Teramo calcio. Da 5 anni sono l'Addetto Stampa di questa società che, con continuità, milita in Lega Pro e svolgo sempre la stessa mansione anche se la comunicazione è cambiata perché i social stanno acquisendo un valore rilevante rispetto al resto.



Come sono i rapporti tra squadra tifosi e società?



Teramo è una realtà viva dal punto di vista mediatico con 55000 abitanti: abbiamo 5 emittenti regionali ad esclusione della Rai, con 3 quotidiani cartacei e alcuni telematici e un canale televisivo che ci segue. Il Teramo è la seconda realtà professionistica di Abruzzo dopo il Pescara e la prima realtà a Teramo. Abbiamo uno spazio quasi primario visto il fervore e alla base di tutti i rapporti c'è la massima collaborazione e disponibilità per permettere ai colleghi di svolgere il proprio lavoro. Non è facile gestire i rapporti perché il calcio è figlio dei risultati, quindi l'armonia dipende interamente da questi.



Come giudica il girone B?



Ho seguito tutte le partite tranne una sola trasferta quindi conosco bene tutte le realtà calcistiche avversarie e, per questo, mi sento di dire che è un girone estremamente livellato vero l’alto. Tra i 3 gironi, questo è quello con il coefficiente di difficoltà perché, rispetto agli altri 2, non ci sono squadre penalizzate o che rischiano di abbandonare il campionato come succede invece per gli altri 2. Poi c'è un equilibrio massimo come viene confermato dai risultati: spesso le piccole squadre fanno l'impresa contro le grandi del girone. Noi stessi abbiamo vinto contro il Monza all'andata, oppure lo stesso Rimini, che ha ottenuto pochi punti in trasferta, ha vinto contro la capolista 2 settimane fa. Ci vuole la massima concentrazione perché non c'è nulla di scontato, forse a parte per il Pordenone che sta facendo un campionato a sé.



Qual è l'obiettivo del Teramo da qui fino a fine stagione? 



Il nostro obiettivo, ripetuto più volte dalla società e dalla dirigenza è la salvezza senza passare per i playout. Speriamo che il 2019 non si apra come si è chiuso il 2018 perché abbiamo avuto diverse difficoltà. Adesso, chiuso il mercato, sono cambiate le dinamiche di molte squadre e quindi bisogna compattare il gruppo che si ha ed ottenere i punti necessari per ottenere la salvezza. Non è facile perché, come ho già detto, le squadre in fondo alla classifica stanno iniziando a fare punti e modificano in maniera costante la classifica. Questi sono elementi in più su cui ragionare e impegnarsi al massimo. Noi dobbiamo sfruttare le partite in casa con l'aiuto del tifo e di tutto il supporto possibile, l'obiettivo stadio è importante per dare continuità. Il Teramo è la squadra più giovane del girone, questo per un progetto societario, quindi in campo portiamo sempre ragazzi del ’99 o ’98, con una rosa composta da molti under. I ragazzi stanno venendo fuori perché sanno che hanno un obiettivo da raggiungere e hanno anche l'occasione di poter attirare le attenzioni di altre società. Chiaramente oggi si scontreranno due società con ambizioni certamente diverse.



Cosa ne pensa della società del Monza dopo l'arrivo di Galliani e Berlusconi?



Sicuramente è un onore e un orgoglio per il Teramo la presenza allo stadio di dirigenti che hanno contribuito a disegnare una storia importante nel calcio italiano: a Monza abbiamo ricevuto una grande ospitalità e in più se ci sono questi grandi personaggi in una realtà come la Lega Pro vuol dire che c'è anche una crescita di interesse e di valore per questa categoria e questo è molto gratificante, per qualsiasi società.



Marta Nava