Ve lo ricordate Theofilos Karasavvidis? A Monza per la verità non lasciò un grande segno, anzi….lo potremmo inserire tranquillamente in una classifica dei bidoni della storia biancorossa; in verità il centravanti di Giannitsa si creò una buonissima carriera soprattutto agli albori e all’interno dei confini della sua terra natia. Il classe 1971 infatti mosse i primi passi nell’Apollon Smyrnis, dove vi rimase per ben 6 anni e raggiunse una finale di Coppa di Grecia persa poi contro l’AEK Atene; nell’estate ’95 la grande chance Olympiakos, in cui giocò per un biennio vincendo un Campionato e disputando 27 incontri (2 reti). Successivamente un altro biennio nel Panionios con cui alzò una Coppa di Grecia ma dove non trovò la titolarità fissa; nel 1999 giunse in Italia, alla Torres in C2, ma non ebbe alcun problema d’ambientamento visto che vinse il campionato realizzando una caterva di gol e formando una coppia esplosiva con Udassi. Questa forte prolificità lo fece entrare nel mirino del Como che lo acquistò e poi lo girò al Catania in serie C1; tuttavia il greco non riuscì a ripetere l’exploit sassarese e, dopo una discreta stagione a Lanciano, girovagò per anni per lo Stivale (Pro Patria, Frosinone e Monza) senza mai convincere e palesando una fragilità colossale a livello realizzativo. Nella stagione monzese (2004-05) mise a segno un solo gol (contro la Pro Vercelli) in 20 partite facendo la riserva di Ferrari e Federici; si fermò in Brianza per altre 2 stagioni, una positiva personalmente in D alla Caratese (10 gol) e una in Eccellenza al Mariano. Dopo il ritiro lavorò come massiofisioterapista in un Centro Wellness a Como, prima d’intraprendere una nuova attività sempre in ambito calcistico; l’attualità di Theofilos è infatti quella dell‘Agente Fifa e mette la sua esperienza e competenza soprattutto in ambito di calcio greco.
Sandro Coppola