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Il medico sociale del Pontedera Ezio Giunti, squadra sorpresa del girone A, ha parlato delle difficoltà ad attuare i protocolli stilati per A e B e pone dei dubbi sulle tempistiche di ripresa del campionato. Sulle pagina de "La Nazione" ha infatti affermato:

"Stavo già attendendo il nuovo protocollo ma ad oggi ancora non è arrivato niente. Se la situazione però non dovesse cambiare, non so davvero quanto convenga disputare i playoff visto il caos che regna. Anche solo per il poco tempo a disposizione rimasto. Pur ammettendo che l’8 giugno la Figc decida per il via, fra chiamare i giocatori e fare le analisi e i test che servono si perdono almeno altri 3-4 giorni. Se i playoff ripartono il 28 giugno come si fa a mettere in forma i calciatori in poco più di due settimane? Intanto i tamponi vanno saputi fare e leggere, idem per i test, e queste sono operazioni che tecnicamente non spetterebbero a me, bensì a personale Usl. E poi ci sono da fare gli esami del sangue, le visite di idoneità, e tutta un’altra serie di controlli che coinvolgono almeno una trentina di persone con costi importanti. Oltre ad una responsabilità che ricade su noi medici nel caso di un elemento Covid. Io sto aspettando che mi dicano come devo agire tenendo presente che devo comunque seguire i dettami della federazione medici sportivi. Per adesso siamo ancora all’oscuro, con un protocollo che spero vivamente non sia il nostro, ma che contenga alleggerimenti rispetto a quello attuale concepito per la serie A e B. In caso contrario sono pronto a rassegnare le dimissioni come hanno fatto altri miei colleghi".