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La maglia da calcio non è solamente un indumento indossato all'interno di un campo da gioco. La maglia da calcio è senso di appartenenza, è un modo colorato e deciso di mostrare al mondo la propria fede ed è, infine, la seconda pelle di tutti gli appassionati di questo meraviglioso sport. Collegandoci proprio a questo modo di vivere il calcio attraverso la maglia della propria squadra del cuore, ecco la storia del collezionista di maglie del Monza: Fabrizio Bosisio.

In foto Fabrizio Bosisio con la maglia di uno dei suoi grandi idoli: Andrea D'Errico

Abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con Fabrizio che ci ha raccontato da dove parte, innanzitutto, la sua passione per il Monza: "Ho iniziato a seguire i biancorossi grazie al meccanico di famiglia che conosceva l'allora presidente Giambelli. Organizzava un pulmino da 9 posti che partiva da San Donato, il quartiere di Monza dove vivevo, per andare al Brianteo dove prima delle partite io e altri ragazzini ci occupavamo di distribuire il giornaletto della società. Il premio per noi era quello di poter rimanere a vedere la partita. Mi appassionai a tal punto che nonostante quel pulmino non fu più organizzato io continuai a frequentare il Brianteo diventando ben presto un grandissimo tifoso biancorosso."

Fabrizio unì ben presto la sua passione per il Monza alla passione per il collezionismo di maglie di calcio. "Tutto cominciò in seconda media con la maglia della stagione 87/88 che diede il via alla mia collezione che ad oggi conta circa 200 maglie del Monza, o di giocatori che hanno giocato nel Monza con cui sono rimasto in buoni rapporti, ad esempio Luca Guidetti e Matteo Pessina. Del secondo è arrivato un regalo graditissimo direttamente da Coverciano, la maglia che ha utilizzato in Italia-Austria, partita valevole per gli ottavi di finale degli Europei appena vinti dagli azzurri. Con Matteo ho un buon rapporto tanto che almeno una volta all'anno vado a vedere una sua partita anche per fare due chiacchiere alla fine."

Come si può notare dalla foto qui sopra, Fabrizio, grazie al suo lavoro di dipendente in un'azienda di trasporti, ha avuto il piacere di fare l'autista al pullman della squadra indicativamente negli anni in cui allenava Sonzogni. Questo gli ha permesso di conoscere molti giocatori e membri dello staff.

Gli abbiamo anche chiesto qual è stata, fino ad ora, la maglia che ha inseguito, e poi "conquistato", più a lungo. Ecco la risposta: "Ho inseguito per svariati anni la maglia degli anni '70 che aveva come sponsor Admiral, è una maglia nel classico stile Monza, rossa con banda bianca e i numeri cuciti. Mi aiutò un collezionista di Arezzo ad arrivare a questa maglietta. Da quando sono entrato nel mondo del collezionismo ho capito che spesso si vive di favori. Io trovo una maglia a te e magari tu ne troverai una a me. Diventa, dunque, importante avere più conoscenze possibili."

Infine, gli abbiamo chiesto cosa ne pensasse del Monza che sta per affrontare una stagione importantissima in Serie B. "Sono convinto che, piuttosto che giocatori come Boateng o Balotelli, per centrare finalmente la prima storica promozione in Serie A servano giocatori abituati a giocare in Serie B. In questo senso gli acquisti di Valoti e Mazzitelli rappresentano un buonissimo punto di partenza. Ora come ora andrei forse alla ricerca di una punta che sia in grado di garantire un buon numero di gol."

Fabrizio Bosisio ci ha dedicato il suo tempo con simpatia e per questo ci teniamo a ringraziarlo augurandogli di ampliare sempre più la sua splendida collezione.