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Dopo la manita contro l'Entella, il Monza si prepara a una nuova trasferta contro il Pescara, squadra che sta riscontrando diverse difficoltà da inizio stagione compreso un cambio allenatore in corsa. La capolista è a 5 punti e l'impegno di questa settimana sembra essere alla portata di Brocchi e dei suoi giocatori. In vista di questa partita abbiamo intervistato con molto piacere Giuseppe Gatta, ex portiere che ha vestito la casacca sia del Monza sia del Pescara. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo non ha abbandonato il mondo del calcio, diventando preparatore atletico dei portieri per squadre brianzole come Carate e Seregno, oltre che Lecco.

Giuseppe, hai indossato entrambe le maglie: un ricordo che hai nel cuore in entrambe le esperienze?

Ho giocato a Pescara perché sono nato e cresciuto calcisticamente lì e quindi sono molto legato. Monza è stata un'esperienza che mi è rimasta nel cuore perché quando sono arrivato abbiamo vinto il campionato, con la promozione dalla Serie C alla B con Gigi Radice. Ho bellissimi ricordi del Monza anche nei due anni successivi con Frosio tanto sono rimasto a Vimercate e ho costruito qui la mia vita. Sono legato ad entrambe le squadre e le seguo con affetto.

Ci sono partite che non potrai mai dimenticare?

Certamente si. Per quanto riguarda il Monza sicuramente la finale playoff vinta a Ferrara con il Carpi, una partita dalle grandi emozioni. A Pescara invece la partita promozione dalla Serie B alla Serie A vinta con il Parma 1 a 0.

Ti capita ancora di sentire ex giocatori?

Del Monza sento ancora Gillet, Alessio Delpiano e ogni tanto Giacomo Ferrari. Quando mi capita di andare a Pescara rivedo con piacere D'Aversa e Oddo.

Cos'è cambiato nel mondo del calcio rispetto al passato?

Personalmente non credo sia cambiato molto. Forse non ci sono più gli uomini bandiera, quei simboli che rappresentano per tutti una piazza calcistica ben precisa. Insomma non ci sono più quei personaggi come Saini per il Monza.

Come ti sembra questa Serie B?

Devo dire che è molto equilibrata sia davanti che nella parte bassa della classifica. Molte squadre sono raccolte in pochi punti in un grosso equilibrio. Non c'è al momento una squadra con un pesante distacco quindi sarà campionato molto bello e combattuto fino alla fine.

Quanto pesa l'assenza del tifo?

L'assenza dei tifosi pesa tantissimo e parlo da ex portiere. Ho provato a giocare a porte chiuse senza tifo e posso assicurare che era un altro calcio. La mancanza si sente e non c'è più il fattore campo o il fatto di giocare in casa o in trasferta. Molte squadre riescono a fare punti sia in trasferta che in casa senza distinzione. Questa assenza pesa sopratutto in piazze calde come Salerno.

Cosa ne pensi del Monza?

La squadra ha un organico importante e secondo me alla lunga verrà fuori. Ha fatto fatica all'inizio ma ha investito tanto, la società è ambiziosa e speriamo che raggiungano l'obiettivo della Serie A. Credo che abbia tutte le carte in regola per dimostrare di poter lottare fino alla fine.

Del Pescara invece?

Il Pescara è partito malissimo, ha cambiato anche allenatore in corso e speriamo che piano piano si tiri fuori da questa situazione. L'obiettivo è salvarsi al più presto.

Che partita ti aspetti di vedere?

Il Monza sicuramente andrà li per vincere perché sta facendo bene e vuole continuare questa scia positiva. Il Pescara sa che arriva una squadra forte e credo che punterà al pareggio e a far forza sui punti deboli del Monza. Io spero in un pareggio per entrambe anche se il Monza sta mostrando sempre di più le sue qualità tecniche in un campionato davvero complicato come questo.