Queste le dichiarazioni del capitano biancorosso Claudio Grauso, al termine della sconfitta del "Mecchia" di Portogruaro.
– Claudio, c’è delusione per come è finita questa annata. Ci voleva la ciliegina e purtroppo non è stata piazzata.
"Sì e mi dispiace molto per la gente che oggi è venuta in massa. Più di tutti dispiace a noi che sappiamo di essere la squadra più forte: lo abbiamo dimostrato fino a sette minuti dalla fine. Poi non so se è stato un calo fisico o mentale, di sicuro abbiamo commesso due sciocchezze – visto che sono stati due gol simili – e ci troviamo a commentare una partita che se fosse finita sette minuti prima avremmo commentato in tutt’altro modo".
– Voi non ce la fate proprio a gestire le partite e a tirare la cosiddetta riga?
"Anche gestendola, prima o poi la palla capita agli altri e lì devi essere bravo. Non è un fatto di gestione: per qualcuno potrebbe essere tener palla, per un altro spazzare la sfera in tribuna… L’importante è non concedere occasioni agli avversari. Invece… Ma senza colpevolizzare nessuno. Ognuno ha fatto qualcosa in meno. Vorrei dire anche che è stata un’ingiustizia, ma so che di ingiusto nel calcio non c’è nulla. C’è solo il verdetto del campo".
– Può ripartire in modo vincente un gruppo che ha perso una finale in questo modo?
"Sì, perché il gruppo è forte. Il Bayern Monaco ha perso la finale in casa e l’anno dopo ha vinto la Champions. Se il gruppo è sano e forte si può ripartire. Noi dobbiamo andare avanti a testa alta. E torneremo a casa così. Abbiamo dimostrato ancora una volta che siamo la squadra più forte, solo il risultato ci ha penalizzato".
– Ti vedremo ancora capitano del Monza?
"Non lo so. Sinceramente ora non ci sto pensando. Ho solo l’amarezza, ma si ripartirà".