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L'Amministratore Delegato del Monza, nonchè Vice Presidente Vicario, Adriano Galliani è intervenuto a "Il Festival dello Sport di Trento 2022", intervistato da Luigi Garlando. Ecco alcuni estratti delle sue parole alla kermesse, iniziata oggi: "Noi facevamo i derby con AlbinoLeffe, Renate, Giana, dopo aver battuto domenica scorsa la Juventus credo sia normale scendesse una lacrimuccia. Nei minuti finali della partita contro i bianconeri sono andato al Duomo di Monza, una signora lì a pregare mi ha avvisato che avevamo vinto. In quelle lacrime c'è la mia storia, con mia mamma che da piccolo mi portava allo stadio. E' una storia infinita col Monza, una storia che come co-proprietario e dirigente nasce nel 1975 in cui avevo poco più di 30 anni. La seguo da quando avevo 5 anni. Ora lascio anche la carica di Senatore della Repubblica per dedicarmi 24 ore su 24 ai brianzoli". "Palladino lo prendemmo da calciatore in Serie C nel marzo 2019, lui stava per esordire e poi si fece male. Non giocando mai. Ma poi lo teniamo come collaboratore giovanile e nel 2020 gli affidiamo l'Under 15, lo scorso anno la Primavera 2 in cui sfiora la promozione nella categoria superiore. Io sono legato e voglio bene a Stroppa, sin dai tempi del Milan, ma era stato ottenuto solo un punto in sei partite, il gioco non era granchè e a Lecce non avevamo fatto nemmeno un tiro in porta. Sentendo Berlusconi gli ho proposto Palladino perchè lo ritengo bravo ed una persona intelligente. Io non so chi mi abbia soprannominato il Condor, forse Nesta nel 2002 o Leonardo nel 1997. Io non vorrei fare più il Condor, ecco chi sono i due colpi da Condor nell'ultimo biennio: nel 2021 abbiamo depositato alle 20 Luca Marrone, che poi ha segnato nella finale di ritorno a Pisa per la Serie A, e poi alle 19.58, quest'anno, Armando Izzo del Torino". "Mai cercato Icardi, era più il presidente Berlusconi che spingeva. Il giocatore che volevo concretamente era Dybala: ho parlato col suo procuratore, un altro membro dell'entourage e lo avrei fatto anche con lui al suo ritorno da Miami. Ma il ragazzo non ha mai dato segnali e preferiva club di rango europeo. Gytkjær lo abbiamo aspettato, ha questa qualità di fare gol decisivi, come nei playoff lo scorso anno e con la Juventus. E' entrato nella storia del Monza di questi 110 anni. Chapeau". Per guardare l'intervista di Adriano Galliani al Festival dello Sport Foto La Gazzetta dello Sport