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Per trovare il Monza secondo in classifica da solo in serie B bisogna tornare indietro di ben 41 anni. Stagione 1979/80, 25a giornata: i biancorossi di Alfredo Magni battono la Ternana allo stadio Sada (gol di Blangero di testa, dopo pochi minuti) e sono gli unici a tenere il passo del Como, vittorioso con lo stesso punteggio a Pisa. Como 31 punti, Monza 30, Pistoiese 29, Verona e Brescia 28. Basterebbe questo dato per capire quale fortuna stiamo vivendo, noi che abbiamo il Monza nel cuore e nell’anima. 

E se ancora non basta, abbiamo anche altre cose da dirvi. Per esempio che la società biancorossa con l’exploit in casa del Chievo ha eguagliato il numero di vittorie in trasferta nella serie cadetta, 6. In precedenza era accaduto solo in tre altre occasioni: stagione 1955/56, 1961/62 e 1979/80.  Mancano ancora numerose gare da disputare lontano dallo U-Power Stadium, il record è quindi migliorabile, manca una sola vittoria in più. Sarebbe un record fine a se stesso, ma tant’è...Altra considerazione: il Monza in versione “export” ha battuto tutte e quattro le squadre venete: Cittadella, Venezia, Vicenza e Chievo. Questo per quanto riguarda gli aspetti “statistici”. 

A livello di gioco, è vero, quella di Verona non è stata una prestazione entusiasmante e il Chievo qualche motivo per recriminare ce l’ha (senza per questo gridare al complotto o a strani “giochetti” di palazzo...). Non è certo colpa nostra se in serie B il VAR è ancora tabù. Per onestà intellettuale, forse con l'utilizzo della tecnologia il Monza avrebbe due o tre punti in meno, ma la stessa cosa si potrebbe dire allora delle altre squadre. Torniamo però al capitolo "gioco": gara dai classici due volti, dove la differenza (al di là degli episodi contestati) l’hanno fatta ancora una volta i cambi e quel pizzico di fortuna coinciso con il gol di Balotelli prima della sua annunciata sostituzione.

A livello di gioco è lecito pretendere di più dal Monza di Brocchi (foto)? La risposta è sì, perché tutto è migliorabile; nel primo tempo la squadra ha sofferto a centrocampo perché il Chievo avevo più ritmo nelle gambe, faceva muovere i giocatori mentre il Monza sembrava statico e con troppa distanza tra un reparto e l’altro. Nella ripresa è bastato un deciso cambio di passo e più dinamicità dei singoli per assistere a una gara diversa. Il punto è che non possiamo regalare sempre un tempo alle squadre avversarie. Questo Monza ha tutte le potenzialità e le caratteristiche per condurre il gioco dall’inizio alla fine, anche se qualcosa agli avversari si finisce immancabilmente col concederlo. 

Al di là dei continui, gratuiti attacchi all’allenatore, è quindi legittimo e comprensibile aspettarsi una maggiore continuità, senza però dimenticare quello che si sta costruendo, pezzo dopo pezzo, e di cui sono ancora in molti a non rendersene conto ...

Gianni Santoro