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Un po' c'era da aspettarselo, diciamo la verità. Il Monza che torna in B dopo 19 anni e si piazza nelle prime posizioni della classifica, ambendo alla promozione nella massima serie, non piace a molta gente, abituata a vederci arrancare, schiacciati dalla grande metropoli meneghina. E allora vai con i sospetti, le illazioni, le accuse agli arbitri e al Palazzo. Sì, dai, c'era da aspettarselo. Ma siamo davvero favoriti dagli arbitri? C'è un disegno ben preciso per farci arrivare in Serie A sul tappeto rosso? Siamo i primi ad ammettere che in alcune partite ci sono stati episodi dubbi che potevano forse indirizzare il risultato in un altro modo, ma è quanto è accaduto anche in altri campi, come spesso e volentieri accade. Dunque, di cosa stanno parlando i malpensanti sempre pronti ad attizzare il fuoco del sospetto? La verità è che il Monza prima di oggi ha sempre contato meno di zero nel Palazzo. Nella stagione 1978/79, quella dello spareggio col Pescara, ci furono almeno tre episodi clamorosi che incisero negativamente sull'esito finale di campionato: un rigore netto non assegnato ai biancorossi a Udine, sul risultato di 1-0 per il Monza (la gara finì 1-1), un arbitraggio pessimo ad Arezzo (campo neutro, 3-1 per la Ternana) ma soprattutto la partita con la Sampdoria a Genova. I biancorossi conducevano 1-0 grazie alla rete di Penzo: dopo un gol giustamente annullato ai blucerchiati, dalla gradinata Sud piovve in campo di tutto, oggetti e palle di neve, e ci fu persino un'invasione solitaria. L'arbitro impose di continuare a giocare, e il Monza subì il pareggio proprio sotto la gradinata sud, con Marconcini intento a parare più gli oggetti dagli spalti che la palla sul campo. Sarebbe stata una gara da assegnare con lo 0-2 a tavolino, e quel punto in più avrebbe determinato la promozione del Monza in serie A.Per non parlare della stagione successiva, con il rigore regalato al Como nel derby al 90° minuto che determinò il pareggio dei lariani (3-3). Quindi basta illazioni, basta sospetti e piagnistei. Semplicemente, stiamo cominciando a dare fastidio. E questo, francamente, ci sembra già un buon segno ...