x

x

Ci sono memorie da elefante e memorie da …moscerino. Dodici mesi fa il Monza giocava contro Gozzano, Pontedera e Pergolettese mentre la Spal, sempre dodici mesi fa, giocava contro Juventus, Inter e Napoli. Venerdì scorso le due squadre hanno incrociato le loro strade, in serie B, e i biancorossi con un pizzico di precisione e di buona sorte in più avrebbero potuto anche vincere. Anziché essere soddisfatti, molti tifosi hanno cominciato a manifestare i soliti dubbi nei confronti di mister Brocchi, “responsabile” di una guida tecnica inadeguata. Siamo solo alla prima giornata (della serie B, vogliamo ribadirlo), e già piovono critiche: insomma ... niente di nuovo a queste latitudini. Premesso che ognuno è liberissimo (e ci mancherebbe) di esprimere la proprie opinioni, crediamo sia opportuno fare un distinguo tra l’esprimere un’opinione e l’essere prevenuti. Perché talvolta la sensazione è proprio quella di assistere a una gogna mediatica che non tiene conto in maniera oggettiva della realtà. Quella realtà che, restando ai fatti recenti, racconta di un pareggio ottenuto contro una delle squadre più accreditate per la promozione in serie A. E non si tratta nemmeno di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, o considerarlo un punto guadagnato o, piuttosto, due punti persi, si tratta semplicemente di analizzare le cose con obiettività. Considerare (legittimamente) anche il Monza come grande favorito non significa voler pretendere di asfaltare ogni squadra che si incontrerà sul cammino, soprattutto se si è soltanto alla prima giornata di campionato. Che poi anche mister Brocchi non sia infallibile o esente da ogni critica è acclarato; si tratta tuttavia di avere un po’ di pazienza e aspettare qualche altro turno prima di tracciare un primo bilancio. Detto questo, passiamo brevemente agli aspetti tecnici emersi dopo aver assistito a Monza-Spal. La gara ha stentato a prendere quota, ma è riuscita poi a regalare uno spettacolo discreto. Le due formazioni hanno mostrato una buona intelaiatura, seppur non ancora perfettamente oliata nei vari reparti.

https://www.youtube.com/watch?v=e7VJR36m13A&t=8s

I biancorossi hanno corso solo un paio di pericoli, rendendosi a loro volta insidiosi in quattro-cinque occasioni. La nota più incoraggiante, a nostro avviso, è quella di aver cercato la vittoria fino all’ultimo. Lo spirito è quello giusto, ora si tratta di correggere alcune imperfezioni, non solo a livello collettivo ma anche individuale. Bene la difesa, così così il centrocampo e l’attacco. L’aggiunta di Boateng nello scacchiere biancorosso eleverà indubbiamente il tasso tecnico e migliorerà la profondità del gioco, che contro la Spal si è vista solo a sprazzi. A livello di singoli, vogliamo sbilanciarci asserendo che, in questo momento, la squadra non può prescindere dall’estro e dalla fantasia di capitan D’Errico. Magari non dall’inizio, ma certamente con un minutaggio ben più corposo e in grado di poter incidere sul destino delle partite. Il resto è soggettivo, con tantissime varianti a disposizione di Brocchi e un’unica, confortante certezza: questa squadra può davvero puntare in alto, ma ha bisogno di crescere respirando attorno a sé il profumo dell’ottimismo. Prossima tappa: Empoli, un banco di prova che nasconde mille insidie, ma è proprio per questo che la sfida in terra toscana avrà un fascino tutto particolare.
Gianni Santoro