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“Se sognare un po’ è pericoloso, il rimedio non è sognare di meno ma sognare di più”. Lo scriveva Marcel Proust e in fondo possiamo farlo anche noi tifosi biancorossi, delusi e storditi dagli ultimi risultati negativi. Non costa nulla. La promozione diretta è un’impresa, le possibilità sono oggettivamente ridotte, ma i bagaj ci devono provare. La squadra attraversa un periodo di evidente involuzione, diversi giocatori sono appannati e manca lucidità. Tutto vero, ma non è il momento dei processi perché il campionato (per fortuna) non è ancora concluso. C’è da finire bene la stagione regolare e preparare ancora meglio i play-off. Per questo mi piacerebbe una “tregua” alle critiche e al diffuso pessimismo del momento, per il bene del Monza e per non cancellare anzitempo il grande sogno. Visti gli ultimi risultati le critiche ci stanno, per carità, anche nei confronti dell’allenatore che la società si ostina a confermare nonostante la frenata in classifica. Ma c’è un obiettivo da centrare che è più importante di tutto, critiche e polemiche comprese per le quali ci sarà tempo. A bocce ferme. Non difendo nessuno, ma ho una grande passione per il Monza. E penso che una “tregua” nelle critiche, feroci e spesso eccessive, potrebbe soltanto fare bene. A tutti noi che abbiamo il biancorosso nel cuore.

Andrea Guazzoni