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Occorre ritornare alle parole di Giovanni Stroppa nella conferenza stampa dello scorso venerdì per comprendere l’importanza dei tre punti conquistati nella gara con la Reggina. “Potrei dire una cosa che non penso - aveva detto rispondendo ad una domanda di Alessandro Baldoni - cioè che domani non mi interessa la prestazione, mi interessa il risultato. Ma sono convinto che al risultato ci si arriva solo con la prestazione”.

Conoscendo la visione del calcio che ha l’allenatore biancorosso, sarei rimasto sorpreso se non avesse perfezionato il concetto ribadendo che è la prestazione a portare al risultato. Ma la prima parte della risposta nascondeva una chiara concessione allo Stroppa pensiero, evidenziando la necessità assoluta di vincere a qualunque costo e in qualunque forma. Iniziare il 2022 senza una vittoria in nessuna delle tre gare finora disputate avrebbe avuto un effetto molto negativo sulla classifica ed anche peggiore sul morale della squadra e di tutto l’ambiente prima della sosta.

Dopo un primo tempo senza grandi sussulti, nella ripresa Mota e compagni hanno alzato proprio il livello qualitativo della prestazione, riuscendo a portare a casa quel successo fondamentale con cui, grazie al rallentamento di alcune avversarie, il Monza ha accorciato le distanze in classifica. Un successo che deve costituire il punto di partenza per guardare a quel periodo di quattro settimane, che per il Monza inizierà con il derby di Cremona, in cui saranno disputate otto giornate di campionato. Praticamente la metà o quasi delle gare che mancano alla conclusione del torneo.

L’impatto di questo periodo sarà determinante per comprendere chi potrà ambire alla promozione diretta con le maggiori chances di successo. Servirà un altro Monza rispetto a quello, seppure in costante crescita, visto in queste tre gare di gennaio. Sarà necessaria una condizione fisica migliore e, soprattutto, un’altra “testa”. Intesa come la determinazione, la concentrazione e la convinzione delle proprie qualità cui si era arrivati prima del forzato stop natalizio. Successo a parte, contro una Reggina comunque modesta il Monza è riuscito a mantenere la porta inviolata, dopo le cinque reti subite nelle due partite precedenti. Un segnale positivo, che si aggiunge alla considerazione di avere là davanti un’arma in più (e che arma!) di nome Leonardo Mancuso.

Paolo Corbetta

foto Studio Buzzi