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“Siamo dei polli” è stato il commento a caldo di Stroppa al termine della gara di Crotone. Come dargli torto…Non solo condivido pienamente la sua uscita, ma, la battuta è fin troppo facile, mi sento di aggiungere che senza gli attributi i polli diventano…capponi! Nonostante il Natale sia ancora lontano.

Un incontro, quello dello Scida, che andava chiuso entro i primi dieci-quindici minuti della ripresa. Ma così non è stato. E non solo per via dell’assenza di un goleador di razza o per la prodezza fatta dal portiere avversario sull’opportunità, una fra tutte, occorsa a D’Alessandro. Ma anche e soprattutto perché è da inizio stagione che, salvo un paio di sporadiche circostanze, vediamo in campo una squadra senza carattere, senza personalità, senza cattiveria agonistica. Tutte qualità senza le quali non si va da nessuna parte. Men che meno per una squadra che ambisce alla promozione alla serie A. Il Monza è in indubbia crescita tecnica, tattica e atletica. Ma sul piano caratteriale non ci siamo, siamo ancora lontani da uno standard minimamente accettabile.

Il problema è di rilevanza assoluta. Perché se è vero che al mercato di gennaio si rimedierà all’errore del mancato arrivo estivo di un bomber affidabile, è altrettanto vero che non sarà facile trovare due o tre uomini con doti di leadership che possano far cambiare il volto a questo Monza sul piano della personalità. Stroppa ne è consapevole ed è per questo che da inizio stagione non rinuncia a impiegare Donati, che, pur giocando (e bene) in una posizione che non gli era in precedenza congeniale. affronta sempre ogni impegno con tanta grinta e determinazione. Mi sia consentito un paragone con un altro sport: questa squadra deve abbandonare l’utilizzo del fioretto e affrontare ogni gara tirando di spada e, se necessario, di sciabola. Chi come me ha i capelli grigi ricorderà l’apporto dato in tal senso da giocatori del Monza del passato non eccelsi tecnicamente ma di grande carica agonistica e personalità come Papais, Trevisanello e Cotroneo.   

Non sono ottimista, ma neanche privo di fiducia. Mi piacerebbe vedere in campo che la squadra apprezzi e ricambi con la stessa passione e con lo stesso entusiasmo quel nutrito gruppo di tifosi che sabato scorso ha incitato i biancorossi a Monzello e li ha accompagnati nell’impegnativa trasferta di Crotone. Che gioia sarebbe per me essere brutalmente zittito sulle mie convinzioni già dalla prossima gara col Como…

Paolo Corbetta

foto Studio Buzzi