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Dopo la faraonica campagna di rafforzamenti e aver trasformato Monzello in uno scalo aeroportuale, con un continuo via vai di giocatori in entrata e in uscita, ecco che finalmente si torna a giocare dopo le tre settimane di stop invernali.



Sarà un Monza diverso e si spera lo sia anche nei risultati; se il primo posto del Pordenone lo si intravede col binocolo, ben quattordici punti più in alto, i playoff sono ad un passo e per saltare il primo turno preliminare di spareggi basta recuperare quattro punti.



La prima squadra che si trova ad affrontare il nuovo Monza targato Berlusconi-Galliani porta il nome della Virtus Vecomp Verona, compagine nata nel 1921 che rappresenta il quartiere di Borgo Venezia di Verona e che rende la bella città scaligera di Giulietta e Romeo la più rappresentata nel panorama calcistico italiano.



Squadra neopromossa, la Virtus è alla sua seconda partecipazione al campionato di Serie C dopo la prima, storica, volta del 2013/2014 conclusa però amaramente con l'immediata retrocessione. Risultato che i virtussini devono cercare di evitare quest'anno, anche se al momento i rossoblu di Verona occupano il terzultimo posto e vantano il non invidiabile primato di difesa più battuta del campionato, la salvezza diretta rimane comunque distante appena due punti, ma la Giana, ultima della classe, è staccata di un solo punto, fatto che rende la Virtus un'autentica mina vagante alla disperata ricerca di punti salvezza. La società guidata dal presidente-allenatore Luigi Fresco, che esercita questa doppia funzione dal 1982 accompagnando in prima persona la squadra dalla Terza Categoria alla Serie C, ha portato avanti una buona campagna di rafforzamento in virtù degli acquisti di Manfrin, difensore l'anno scorso alla Reggiana, Giorico, centrocampista dal Carpi, del jolly d'attacco Nolè, svincolatosi dal Pro Piacenza con cui nella prima parte di stagione ha messo a segno 6 reti in 14 presenze, e del centrocampista rumeno Onescu, dal Bisceglie. Fatto curioso la Virtus Vecomp Verona era, fino a quest'estate, l'unica società italiana a possedere una seconda squadra, che milita nel campionato di Promozione, prima che la imitasse la Juventus.



Nell'incontro d'andata, giocato al piccolo Gavagnin-Nocini di Verona, è il Monza a fare la partita: dopo un'occasione ghiotta gettata in curva da Cori è lo stesso bomber biancorosso a realizzare un gran gol in tuffo di testa che anticipa il diretto marcatore e fa esplodere il settore ospiti situato proprio di fronte ai biancorossi, una scena che non potremo più rivedere visto il passaggio di Cori all'Albinoleffe; il raddoppio arriva appena due minuti dopo quando Giudici, dal vertice dell'area, fa partire un sinistro forte e basso sul quale forse il portiere veronese Sheikh poteva fare di più, fatto sta che il Monza raddoppia mettendo il sigillo sul match già a fine primo tempo. Nella seconda frazione di gioco i biancorossi si limitano a gestire le forze per l'infrasettimanale del mercoledì successivo contro il Renate, la Virtus scende in campo determinata e ha varie occasioni per riaprire il match ma nessuna particolarmente degna di nota e così il punteggio non cambia, consentendo a Zaffaroni di tornare in Brianza con tre punti.



Sono passati quasi quattro mesi e tutto è cambiato nel Monza, dalla società alla panchina ai giocatori, ciò che è rimasto sono le nostre speranze di concludere l'anno cercando di raggiungere quel campionato da cui manchiamo da diciotto lunghissimi anni, i nomi fanno sognare, speriamo sia la volta giusta.



Dennis Galimberti