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Una vittoria sofferta quella ottenuta dal Monza nel matchup inedito contro il Gozzano degli ex Tomaselli e Uggè. I brianzoli ottengono un’affermazione di misura come era già successo con Pro Patria, Como, Pro Vercelli ed AlbinoLeffe allungando, a livello di primato, su Renate ed Alessandria (bloccate sul pareggio). Biancorossi che hanno messo a segno 20 reti subendone 5 in questi 11 incontri, inanellando la quarta affermazione su cinque in campionato tra le mura amiche; quinto risultato utile consecutivo in campionato, sesto se consideriamo anche la Coppa di categoria. Per i numeri: (clicca qui)

Moduli speculari per i due start eleven, Monza che rispolvera dall'inizio Marconi in mezzo alla difesa con Mosti tra le linee e il tandem Marchi e Finotto a svariare su tutto il fronte; cusiani di Sassarini spuntati con l'ala Fedato davanti ai tre trequartisti Rolle, Spina e Tomaselli. Partenza vibrante dei monzesi che immettono immediatamente intensità, aggressività e propulsione alla transizione, costringendo i piemontesi ad un baricentro piuttosto basso; fioccano le occasioni nel primo quarto d'ora ma difetta la mira visto che sono almeno 4/5 le occasioni fabbricate, con quella di Palazzi più clamorosa. Nella fase centrale di tempo il canovaccio muta un pochino con gli ospiti che si alzano e provano a giocare dal basso con un certo costrutto, forzando di tanto in tanto però qualche uscita. I rossoblù sfiorano addirittura il vantaggio su due ripartenze esterne con Tomaselli e l'ex Bari e Cittadella Fedato, Lamanna prontissimo. I Bagaj in questo frangente di gara abbassano i giri, la sfera circola meno velocemente a affiora qualche imprecisione in distribuzione, con qualche cross o lancio fuori misura. Nel finale però Mosti, meno bene rispetto alle altre uscite, ci prova con un diagonale di destro.

Fossati a dirigere le operazioni

Nella seconda parte il pallino del gioco è ancora ad appannaggio del Monza ma è il Güzön (la punta Fasolo per Tomaselli) a provarci per primo; il ritmo permane ancora piuttosto blando, la manovra abbastanza articolata e fine a se stessa ma Lepore, sovente in sovrapposizione, cerca di scuotere cogliendo il palo. La misura nella rifinitura dell'ultimo passaggio è talvolta imprecisa e gli offendenti, di tanto in tanto, per qualche frazione di secondo non giungono con la tempistica giusta su palle sporche in area. Il Gozzano, rispetto alla prima parte, è più abbottonato, prudente e scrupoloso; i cambi monzesi sembrano offrire più linfa al 1912, e da una sgroppata del neo entrato Anastasio dalla sinistra (Sampirisi spostato sul lato opposto) scaturisce la rete di esterno destro dell'altra new entry Armellino dopo la zuccata di Uggè. Nel finale gestisce piuttosto agevolmente il vantaggio, con qualche patema sui piazzati gozzanesi.

Esultanza monzese

Tre punti tutto sommato meritati per la quantità di occasioni create anche se Emiliano e compagni non avrebbero rubato nulla in caso di parità, viste le due chance del primo tempo. Un risultato sbloccatosi con sofferenza, la mira ha latitato; vuoi per sfortuna, per poca cattiveria o per bravura avversaria ma questo tipo di gare bisogna sbloccarle il più in fretta possibile per non incorrere in antipatici sgambetti. Non è la prima volta che manca lucidità e spietatezza sotto porta, con il rapporto gol per numero di occasioni piuttosto scarno. Nel complesso è mancata anche una buona dose di rapidità nel giro palla in diversi momenti, immediatezza nell'impegnare col fraseggio l'area di rigore avversaria; si è spesso fatto uso del guizzo e della giocata individuale mentre i due avanti titolari han svariato molto e generosamente ma sovente distanti dalla porta. Nel complesso, ad esclusione della fase centrale dei primi 45, il non possesso è stato gestito bene, con Marconi (in naftalina da un po') nota buona. I subentrati hanno regalato un lodevole contributo, con Anastasio ed Armellino protagonisti sull'1-0; i mutamenti in corsa hanno supportato ancora una volta una continuità nella tenuta fisica generale e nel rendimento individuale, funzionale poi al collettivo. Domani si gioca ancora, non c'è tempo di fermarsi e rifiatare; matchup d'alta graduatoria con la rivelazione Renate. Le "Pantere" brianzole concederanno molti meno spazi rispetto al Gozzano o al precedente di Coppa di qualche settimana fa; bisognerà in primis ritrovare un certo cinismo a livello finalizzativo e più continuità nell'intensità.

Sandro Coppola