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Dopo le cinque vittorie consecutive di inizio stagione il Monza perde l'imbattibilità dinnanzi ad un Siena organizzato e sul pezzo che si rigenera dopo questa affermazione, buon viatico per il futuro prossimo. I brianzoli subiscono le prime due reti su azione per ciò che concerne il campionato mentre il portiere Lamanna perde l'imbattibilità dopo 469 minuti. Biancorossi che hanno messo a segno nove reti subendone tre in questi sei incontri e mantengono il primato in classifica.

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Il 1912, schierato con il classico 4-3-1-2 e con sette cambi rispetto all'iniziale di Lecco, ha preso come al solito il comando delle operazioni su un Siena impostato 3-5-2, privo delle grandi firme Bentivoglio e Guberti (in panchina con l'ex Guidone). L'approccio non è stato ad onor del vero dei più positivi, la squadra ha esternato il sovente giro palla ma a ritmi ben inferiori rispetto alle uscite precedenti, con leziosismi e qualche errore di precisione in appoggio e scarico; nella fase centrale di tempo gli uomini di Dal Canto, ben disposti nell'occupazione campo e nel fare densità centrale, hanno anche trovato la via della rete, sfruttando una deviazione, e da quel momento, per buoni dieci minuti, si sono alzati con coraggio provando a palleggiare, oltre a continuare a non disdegnare concrete e sbrigative ripartenze. Sul finire di tempo però il Monza ha risalito la china cercando la parità e provando a creare qualche grattacapo con Bellusci e Gliozzi in una frazione in cui sostanzialmente la grossa mole di gioco si è rivelata piuttosto sterile, pur ricercando (come da credo) sempre il possesso palla a terra e quindi non lo scavalcamento, di tanto in tanto, della zona 2 .

Nel secondo tempo l'intensità dei padroni di casa è cresciuta, così come l'aggressività sui contrasti e la convinzione. Col passare del tempo la Robur non è stata schiacciata ma è stata costretta ad abbassare il baricentro, gli innesti di Mosti e Brighenti hanno inoltre offerto delle migliorie in fase offensiva, anche se bisogna ammettere che è mancato sovente l'ultimo passaggio, precisione al cross e il guizzo negli ultimi 15/20 metri. Si sono collezionati più angoli (14) che chance da gol limpide, vuoi per per sfortuna in qualche rimpallo, poca lucidità e bravura senese, con una fase difensiva brava a densificare e scivolare ed ermetica come le mura della città toscana in epoca medievale. Gli ingressi di Iocolano e Anastasio hanno incrementato obiettivamente l'offensività del 1912 nel complesso, vuoi anche per il contesto della situazione creatasi dopo il raddoppio bianconero su una transizione ancora efficace, con protagonisti Guidone, Migliorelli e sul finire Cesarini. Biancorossi a spron battuto e a testa bassa hanno colto poi una traversa e sfiorato lo specchio con una botta da fuori ma Confente è rimasto imbattuto.

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Che dire, una sconfitta forse troppo pesante, in un match che probabilmente avrebbe meritato uno score ad occhiali, detto questo il Siena non ha affatto rubato nulla e confermandosi roster da trasferta (3 su 3); capitan D'Ambrosio e compagni si risolleveranno sicuramente in graduatoria e questi tre punti possono aiutarli a fare bene anche tra le mura amiche. Il Monza prima o poi si sarebbe dovuto fermare (ci può stare con un ambizioso Siena), un incontro in cui anche gli episodi hanno girato a sfavore ma comunque la squadra ha reso meno rispetto alle precedenti, evidenziando però un'impostazione difensiva ancora positiva nel complesso se si analizza poi dettagliatamente le due marcature prese. L'impressione che se si fosse giocato per altri 90 minuti la sfera non sarebbe mai entrata, la fase offensiva nel complesso è girata discretamente fino alla trequarti ma al momento di rifinire si è inceppato qualcosa con le varie soluzioni offensive (centrali ed esterne) a disposizione che non hanno ingranato; magari qualche mutamento in corsa sull'impiantistica tattica avrebbe potuto fruttare, ma si ragiona solo sul campo delle ipotesi. Urge vedere presto un apporto numerico realizzativo maggiore dagli avanti (due soli gol) pur se, analizzando il rovescio della medaglia, il fatto che segnino molto dagli altri settori è assolutamente un'arma in più e buon segnale. Attaccanti, sia chiaro, nel complesso positivi nella dedizione al lavoro oscuro e nella sincronia dei movimenti, se si esclude mercoledì in cui sono apparsi meno brillanti e privi del guizzo giusto, pur non essendo molto sollecitati. Pensiamo comunque, tornando alla prestazione totalitaria, che si tratti di un semplice e normale incidente di percorso, non si poteva pensare del resto di non perdere mai punti nell'iter e avversari come il Siena (con la stessa tenacia dei fantini durante il famoso Palio), oltre che qualità tecnico-tattiche, possono elargire anche doti caratteriali non indifferenti. La squadra siamo sicuri reagirà rapidamente per riprendere la marcia paventata, che è in grado di attuare, ritrovando e rimescolando al meglio gli ingredienti delle prime trionfali gare. Che poi magari smorzando obbligatoriamente un attimino i facili ed affrettati entusiasmi (seppur comprensibili) può essere un bene per l'immediata riscossa.

Carica Bagaj!!!

Sandro Coppola