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Sulle pagine del "Corriere Adriatico" è intervenuto l'avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, sulla situazione calcistica e le relative ipotesi da mettere in pratica per via dell'emergenza. Le sue dichiarazioni perentorie:

"Nessuna delle due ipotesi è codificata dallo statuto, dal Codice di Giustizia o dalle Noif. Stiamo parlando di un eventuale rimedio assolutamente senza precedenti. Tutto può essere possibile perché tutto è il contrario di tutto. Allora perché non finire la stagione a settembre o oltre? La mia chiaramente è una provocazione ma in questa fase vale tutto. Parlare di annullamento e cristallizzazione, oggi, è offensivo verso chi sta lavorando perché l'Italia possa ripartire. Strascichi legali? Porterebbe contenziosi legali non di poco conto. Senza giocare ci sarebbero società danneggiate, chi più chi meno. Le derive di una situazione che non consenta di valorizzare un criterio meritocratico sarebbero infinite e farebbero il male del calcio. Sono ipotesi premature e non voglio neanche pensarci".