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Monza-Pro Patria 2-3: le pagelle a cura di Luca Viscardi

Sommariva 6 – in 120’ minuti compie una sola parata, fermando una botta del frizzante Kolaj. Raccoglie tre volte la palla in fondo al sacco, ma in tutte le circostanze sembra davvero incolpevole: il muro che lo dovrebbe proteggere è pieno di crepe.

Negro 5 – Brocchi aveva preannunciato il suo impiego, ma in tanti ce lo aspettavamo centrale in una linea a 4 e non a destra nell’inedita linea a 3. Tra qualche macchia di “ruggine” per lo scarso impiego e la poca confidenza con il modulo a 3, il difensore biancorosso si fa sorprendere in occasione del gol di Pedone ed è in ritardo quando Marcone sigla il raddoppio. Alla luce del nuovo innesto in difesa, la concorrenza per una
maglia da titolare diventa ancora più feroce… (D’Errico 5 – un netto passo indietro rispetto alle ultime prestazioni: anche entrando a partita in corso era apparso più lucido e decisivo rispetto al match odierno. Mette a referto qualche guizzo ma nella maggior parte dei casi viene stoppato nel suo classico movimento “in sterzata”. Avrebbe anche una palla buona per
cercare il gol ma sbaglia clamorosamente l’impatto con la sfera.)
Scaglia 5,5 – in campo per via della squalifica che gli impedirà di giocare contro la Carrarese, regge fin che può la sottile linea difensiva. Di positivo ci sono le tante chiusure fondamentali, soprattutto nella ripresa contro un Kolaj ed un Parker scatenati, ma le troppe incertezze della retroguardia non consentono una valutazione sufficiente.
Franco 6 – partita dai mille volti, la sua pagella rispecchia diversi elementi: prova positiva perché nonostante una condizione fisica approssimativa si impegna per 120’ minuti, confezionando un assist perfetto per Marchi e sfiorando l’incredibile 3-3 al 118’ con un gran colpo di testa. Tuttavia troppo spesso si fa sorprendere dalla velocità e dai tagli dei “ragazzini terribili” della Pro.
Chiricò 6 – riuscisse a trovare una maggiore continuità sarebbe dirompente. Ha l’alibi di dover ricoprire un ruolo insolito (esterno in un centrocampo a 4), ma viaggia davvero troppo spesso a corrente alternata,
“sparendo” letteralmente dal match per lunghi tratti. La punizione è un gioiello balistico, ma in una serata in cui la squadra esce dalla competizione contro le seconde linee della decima forza del campionato non
basta per superare il “6”.
Galli 5,5 – fascia di capitano al braccio, il centrocampista brianzolo si posiziona nel cerchio di centrocampo accanto a Palazzi. Per i primi 30’ non riesce ad imprimere alla manovra monzese né ritmo né
imprevedibilità: è chiaro che tanti compagni non lo aiutano, tuttavia fatica nel “coprire” adeguatamente quella zona di campo. Ad un certo punto del match lo ritroviamo terzino destro: perché? (Tumino 6 – entra per disputare i supplementari. Qualche sbavatura in fase di controllo e possesso, ma
come chiedergli di più?)
Palazzi 6 – più dinamico e incisivo rispetto al compagno di reparto, anche se non sempre ugualmente lucido. Le linee strette della Pro Patria lo costringono ad allargarsi o a rinculare per trovare palloni giocabili:
finchè resta in campo il Monza comunque galleggia, peccato per l’occasione calciata addosso a Mangano. (Rigoni 6 – entra e si prende la bacchetta del direttore d’orchestra. Lotta, sprona i compagni, chiede
costantemente il pallone e lo gestisce con maggiore rapidità e calma rispetto a tutti gli altri centrocampisti. Chissà che non si possa prima o poi vederlo impegnato insieme a Fossati…)
Anastasio 5,5 – luci ed ombre anche nel suo pomeriggio. Dal punto di vista fisico sembra abbastanza brillante, di certo più “in palla” di tanti compagni. Sprinta, prova a calciare, conquista angoli a suon di traversoni: ma ha sulla coscienza l’occasionissima del 46’ del primo tempo e avrebbe forse potuto fare qualcosa in più nell’occasione avuta di testa. Inoltre Molnar sbuca alle sue spalle…
Mosti 5 – per oltre un’ora di gioco rimane schiacciato tra la difesa e il centrocampo ospite senza mai riuscire a trovare la propria posizione in campo. Costretto a giocare sempre con le spalle verso la porta, non
riesce mai ad andare in progressione né a sviluppare il suo gioco in verticale. Va meglio nell’ultimo scorcio di match, quando allargandosi riesce ad essere più incisivo e partecipe. Ma purtroppo è tardi…
Marchi 6,5 – il miglior biancorosso in campo. Ci mette il fisico e l’impegno, svariando su tutto il fronte d’attacco e difendendo molti possessi. Il gol è il giusto premio per la gara intensa disputata: non l’avremmo tolto anche perché evidentemente più “in palla” del compagno di reparto. Per grinta e abnegazione va portato ad esempio.
(Di Munno 6 – gioca in modo semplice e attento, non si può chiedere di più)
Gliozzi 4 – la nota più negativa della serata. In 120’ minuti mette a referto una conclusione (esterno della rete) e praticamente nient’altro. Non riesce a far salire la squadra, perde tutti o quasi i duelli individuali con Molnar , non riesce mai a rendersi pericoloso in progressione. Sarà certamente poco servito, ma la cosa più preoccupante è la costante sensazione di muoversi fuori sincrono rispetto all’attacco e ai movimenti della squadra. E’ chiaro che prove così opache non possono che avere spiegazioni molteplici: a lui e al tecnicoc monzese il compito di trovare la strada migliore per tornare il bomber ammirato in maglia Robur Siena.
All. Brocchi 5 – non abbiamo condiviso quasi nessuna delle scelta del tecnico biancorosso. La difesa a 3 non ha pagato: giusto risparmiare Lepore per sabato vista l’indisponibilità di Sampirisi, ma perché non provare
Franco o Scaglia sul binario destro? Per non portare fuori ruolo un elemento ne sono stati spostati almeno due. Considerando l’importanza della Coppa (prestigio, rivalsa dopo l’epilogo dell’anno scorso, competizione per dare minutaggio a tutti gli elementi…) avremmo ritagliato uno scampolo di match per qualche altro titolare (Armellino e Brighenti) piuttosto che premiare i giovanissimi della Berretti. Un vero peccato, considerando che la Pro Patria – decima forza del campionato – ha adottato un ampio turn over
dando spazio a tanti giovanissimi: non era un’impresa impossibile.

Arbitro sig. Luciani 6 – partita corretta diretta con buon polso e presenza puntuale. Da rivedere un presunto tocco di mano in area bustocca su tentativo di Marchi nel secondo tempo.


PRO PATRIA Mangano 8; Marcone 7, Molnar 8, Molinari 6 (Boffelli 6); Spizzichino 6,5, Bertone 6,5 (Fietta 6),
Palesi 6,5, Pedone 6,5 (Brignoli 6,5), Masetti 6; Parker 6,5, Defendi 6 (Kolaj 7). All. Javorcic 7

foto Ac Monza