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Riceviamo e pubblichiamo una mail ricevuta sul nostro indirizzo [email protected] dal nostro lettore Renato 



Ciao Direttore, mi permetto di darti del tu e ti scrivo per farti i complimenti, ma non quelli “standard” o di routine (comunque sacrosanti), ma quelli che mi vengono suggeriti dall’amore comune. Un amore improbabile che non puoi nè spiegare e neanche tentare di spiegare, un amore per un’amante che ha centinaia di amanti di cui non sei geloso, anzi addirittura vorresti che ne avesse sempre di più. Sono quei colori magici…che ti fanno capire come è difficile e che coraggio ci vuole per portarli. Sono contento che MonzaNews sia in fermento con un sacco di belle novità in arrivo.



Sicuramente sarebbe più facile nel tuo lavoro scrivere di Inter o Milan, trovi sempre un vastissimo pubblico a seguirti. Più facile tifare Inter o Milan, li c’è la serie A e la coppa dei Campioni. Ma noi no, hai scritto di Monza e del Monza anche quando non ci credeva più nessuno (quasi più nessuno), abbiamo tifato Monza anche quando i numeri dicevano che i panda erano più di noi. Non mi vergogno a dire che all’alba dei miei quasi sessant’anni non c’è giorno che passa che mi trovo ad andare a controllare se ci sono novità sul vostro sito.



Negli anni bui eravate solo Voi a parlare di “noi” e questo è un grande, anzi grandissimo merito. Ma noi siamo abituati, da piccoli ci chiedevano “a che squadra tieni”,  e la risposta non veniva mai capita. “Tengo al Monza”, e quel “Tengo” pesava come un macigno. Allora il fatto di “tenere” ad una squadra ti qualificava, ti schierava ed il Lunedì eri titolato a dire la tua sullo scudetto e a prendere in giro gli altri se avevano perso. Noi no.



E così arrivava la seconda domanda “Si vabbè ma di serie A?” ed ancora una volta la risposta non veniva capita. Con un pizzico di orgoglio si rispondeva “A nessuna”. Vallo a dire oggi a “quelli” della Pieri a chi Tengono e la risposta la possiamo immaginare. Domenica scorsa a vedere la partita c’erano anche una decina di tifosi Eugubini e dalla Pieri non si è alzato nessun coro contro, perché sappiamo che ci vuole coraggio a tifare Gubbio, lo stesso grande coraggio che abbiamo noi. Meravigliosi i ragazzi della Pieri che non tifano mai contro (se non provochi e non sei il Como, ma questa è un’altra storia).



Quindi Direttore avanti così, non smettete di raccontarci di un sogno che potrebbe avverarsi, continuate con la stessa professionalità e la stessa passione positiva che vi contraddistingue. Adesso coi capelli grigi ma con il biancorosso sempre nel cuore sono ancora in curva anzi, da qualche anno  ormai, siamo in due, mio figlio Luca è stato contagiato dalla stessa malattia che mi accompagna da una vita e non si perde una trasferta.



Chiudo Stefano ringraziando te e tutta la Redazione , la gente come “Noi / Voi” non molla mai……..



Saranno quei colori magici…..Dai Bagaj.



Un’abbraccio, Renato!