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Gianpaolo Castorina, ex difensore del Monza tra il 1997 e il 2002, lascia dopo ben 13 anni di sodalizio la Virtus Entella. Il trainer milanese, che ha valorizzato coi liguri giovani come Zaniolo e il monzese Mota, si trasferisce in Arabia Saudita, all’Al-Hilal dove milita Sebastian Giovinco (per ora..). Nella nuova meta esotica farà parte dello staff di Razvan Lucescu, figlio del più noto Mircea.

Ricordiamo che Castorina, ex capitano monzese, da tecnico dell'Entella ha raggiunto una finale di Coppa Italia Primavera contro la Roma, vinto un campionato ed una Supercoppa Berretti; per lui anche 17 gettoni in B coi chiavaresi, tra il maggio e il novembre del 2017.

Ai microfoni di TuttoC ha rilasciato anche alcune dichiarazioni sul Monza:

"Il mio è un addio doloroso, ma concordato, per provare a crescere ulteriormente e tornare magari un domani con un bagaglio maggiore di competenze".

Il 20 giugno ripartiranno A e B. Cosa succederà in C?
"C'è ancora grande bagarre, sono curioso di capire come le società di Lega Pro potrebbero reagire qualora venisse fuori un nuovo caso di positività. In A e B ci sono capacità economiche differenti. In C vedo molto difficoltosa la ripartenza anche se capisco che parlare di promozioni e retrocessioni con tante partite ancora da giocare potrebbe non andar bene a qualcuno. Capisco che non si possa essere organizzati di fronte ad un evento imprevedibile come questo però una programmazione così impegnativa alla fine finirà per scontentare molte società. Anche fare playoff e playout in questo momento non è giusto".

Come si tiene alta la tensione in un periodo come questo?
"Nel mio piccolo, anche se alleno una Primavera mi rendo conto che è difficilissimo motivare un giocatore senza certezze all'orizzonte. Ripartire non è semplice ed il lavoro del tecnico e dello staff diventa davvero molto impegnativo. La cosa che dà più fastidio è questo tira e molla. L'incertezza è una cosa che devasta mentalmente l'atleta".

Cosa pensi della B a 40 squadre?
"Sarebbe una bella opportunità di rilancio per il nostro calcio. Mettere più squadre in un campionato importante come quello cadetto potrebbe essere una strategia di rilancio e a me non dispiacerebbe".

Il Monza ha meritato sul campo la promozione...
"Sono affezionato a quella piazza allenata da un mio carissimo amico come Brocchi, insieme al quale sono cresciuto nel settore giovanile. Ben vengano società così ambiziose che abbiano voglia di scalare in fretta le categorie. Giocano anche un calcio molto propositivo e divertente".