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Dopo il successo delle prime due stagioni, torna “Linea Diletta”, il format di interviste ideato da DAZN, che ha conquistato gli appassionati di calcio e non solo, raccontando i personaggi dello sport nazionale e internazionale lontano dai campi di allenamento e dalle sale stampa.

La terza stagione riparte mercoledì 25 novembre da un luogo meraviglioso: la Villa Reale di Monza dove ad attendere Diletta Leotta ci sarà il “principe” di Monza Kevin Prince Boateng. Nell’intervista, il centrocampista 33enne ha raccontato diversi aneddoti legati alla sua carriera calcistica che lo ha visto militare in alcuni dei più importanti club europei di Germania, Inghilterra, Spagna e Italia, dove è tornato con un unico obiettivo: portare la squadra brianzola in Serie A.

Senza filtri, Boateng ha parlato anche del rapporto con il fratello Jerome, a cui ora è molto legato, ma anche di quello con altre stelle del pallone come Cristiano Ronaldo, Messi e Ibrahimovic.

Ma non c’è solo sport nella vita del “principe”. Boateng è infatti molto impegnato nella lotta al razzismo, diventando non solo una figura di riferimento internazionale in questa battaglia ma anche il primo calciatore a parlarne all’ONU con un discorso che ha portato alla luce un problema che tutti, dal mondo dello sport a quello del cinema, hanno il dovere “di fronteggiare e combattere.” Assieme a Diletta, il campione racconterà del famoso episodio accaduto nel 2013 durante un’amichevole a Busto Arsizio tra Milan e Pro Patria, quando Boateng lasciò il campo, seguito poi da tutta la squadra, a causa di pesanti insulti da parte di alcuni tifosi. Una scelta che è diventata simbolo della lotta alla discriminazione razziale e che ha messo in luce l’importanza di essere uniti contro ogni forma di pregiudizio.  

Temi importanti quelli toccati da Boateng ma non sono di certo mancati i momenti divertenti: dal “pressure quiz” che ha dovuto affrontare palleggiando fino alla perfetta interpretazione del Moowalk, il ballo cult del leggendario Michael Jackson e che proprio Boateng inscenò durante i festeggiamenti dello scudetto del Milan del 2011, diventato virale in tutto il mondo.