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Tempo di amichevoli per il Monza, che continua la fase di preparazione in vista del debutto in campionato previsto per il prossimo 13 agosto. In attesa di bagnare lo storico esordio in massima serie, i biancorossi hanno potuto testarsi sul campo contro avversari di diverso lignaggio, tra cui il Novara, neopromosso in Serie C, e la selezione under 21 del Lugano. Gare decisamente non di cartello, ma utilissime, in particolare a mister Giovanni Stroppa, per definire strategie e gerarchie quando manca sempre meno all’avvio della nuova stagione. E così, in un’estate che ha completamento rivoluzionato il volto della squadra, sono diversi i profili che in queste prime uscite hanno faticato non poco a trovare spazio, apparendo, agli occhi dei più, fuori dal progetto tecnico dei biancorossi.

Dopo una sola annata in Brianza, è vicino a concludersi il rapporto tra il Monza e Luca Mazzitelli, zero minuti per lui in queste amichevoli e un futuro quasi certamente lontano dall’U-Power Stadium. Destino simile anche per il quarto portiere Eugenio Lamanna e l’ormai ex capitano Mario Sampirisi, in campo per metà gara solamente nelle sfide contro Lugano e Bellinzona e poi mai più preso in considerazione da Stroppa, data altresì la sempre più probabile cessione del difensore centrale. Centoventi minuti giocati invece da Matteo Scozzarella, quattro presenze lo scorsa anno e la concreta possibilità di vedere il terreno di gioco col contagocce nel campionato entrante vista l’enorme concorrenza creatasi a centrocampo. Tre gettoni, di cui due da subentrato, per Giulio Donati, titolare in difesa durante l’ultima stagione e retrocesso a riserva in seguito all’arrivo in rosa dell’esperto Andrea Ranocchia e del promettente Andrea Carboni. Non va di certo meglio la situazione ai numerosi elementi di rientro dopo il prestito come Mirko Maric, Nicola Rigoni e Armando Anastasio, già da tempo bocciati e dunque esclusi dal progetto della società di via Ragazzi del ‘99 che cerca adesso di piazzarli entro il gong di questa sessione di calciomercato. Occhio però alla casella delle entrate, che, se continuasse a riempirsi in questi ultimi trenta giorni di trattative, potrebbe stravolgere nuovamente la scala gerarchica oculatamente compilata da Giovanni Stroppa.