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6 punti nelle ultime 4 gare: questo il rendimento dell'anno nuovo della squadra di Stroppa. Troppi errori e poca incisività stanno influenzando un andamento non adatto per chi vuole conquistare i vertici della classifica. I punti sono ancora tanti, cosi come le partite e si sa che in Serie B può succedere di tutto. Il prossimo impegno è contro la Spal, la squadra di Venturato che vedrà in campo Mattia Finotto, volto noto e amato dagli stessi biancorossi. Questa settimana, in vista di questo match, abbiamo intervistato con piacere Alessandro Orlandin, direttore dello Spallino.com dal 2012. La testata esiste dal 2010 nella versione online, mentre in passato era un magazine cartaceo. Per quasi tutta la sua esistenza è stata pubblicata in forma indipendente e con l'esclusivo sostegno di alcuni sponsor, poi a settembre 2021 è arrivata l'acquisizione di Dinamica Media in qualità di editrice. L'obiettivo è quello di sempre: essere il riferimento più puntuale e affidabile sul web per quanto riguarda le notizie sulla SPAL.

Alessandro, un commento su questa serie B fino ad oggi vista. Quanto il covid sta penalizzando il campionato?

Mi verrebbe da dire che il Covid è uguale per tutti, nel senso che in questa situazione surreale ogni squadra può ritrovarsi a fronteggiare delle difficoltà più o meno grandi e questo è ormai parte del gioco. Certo è che il calendario di febbraio imporrà ritmi visti raramente e questo avrà effetti notevoli sull'esito finale. Tra stanchezza accumulata ed eventuali infortuni rischiamo di vedere parecchi giocatori col fiato corto alla volta di aprile, quando arriveranno le partite decisive. Saranno fondamentali le gestioni dei vari allenatori, oltre ovviamente alla profondità degli organici.

Un commento invece sulla Spal: cosa funziona e cosa no? È in linea con le aspettative?

La domanda sulle aspettative è problematica perché dipende sempre dal riferimento che si decide di scegliere. Da un lato c'è il presidente Joe Tacopina che non manca mai di sottolineare come questa squadra dovrebbe puntare ad un posto nei playoff e dall'altra ci sono i principali dirigenti che gettano acqua sul fuoco e rimarcano di voler pensare solo a una salvezza possibilmente tranquilla. Anche perché si tratta dell'obiettivo fissato in estate dopo il cambio di proprietà. Tra i tifosi probabilmente c'era la speranza di fare qualcosa in più, quantomeno di evitare di essere invischiati nella zona playout a questo punto del campionato. Di sicuro non ha funzionato l'esperienza di Pep Clotet, che era partito in maniera incoraggiante e poi ha finito col ritrovarsi distante dalle vedute della società. Il progetto di salvezza con un organico giovane si è rivelato più difficile del previsto da realizzare e il tecnico catalano probabilmente ha peccato un po' troppo di eccessiva ambizione, impostando una squadra spesso tropp sbilanciata in avanti. L'arrivo di Roberto Venturato, un allenatore dotato di maggior senso pratico, sembra aver aggiustato un po' le cose.

Mattia Finotto, giocatore ben conosciuto dal Monza, è tornato ad indossare la maglia della Spal: cos'ha portato all'ambiente?

Mattia ha mantenuto un rapporto affettivo significativo con Ferrara e con la Spal e il suo ritorno è stato accolto con discreto favore, anche se una parte della tifoseria si aspettava un nome di maggior importanza. Personalmente credo che si sia trattato di un'operazione intelligente perché torna con entusiasmo e ha già dimostrato di poter far bene all'interno del sistema di mister Venturato. L'ex allenatore del Cittadella è stato tra i principali sostenitori di questa operazione di mercato proprio perché voleva un giocatore pronto e che fosse in grado fin da subito di interpretare il suo gioco. Lo stesso tipo di logica è stata applicata con l'ingaggio di Vido dalla Cremonese. Va da sé che pregi e difetti di Finotto sono noti a tutti: non è un attaccante molto prolifico e talvolta tende a fare errori un po' banali, ma è apprezzato per l'impegno che ci mette ogni singola volta che scende in campo.

Monza-Spal: che partita ti aspetti di vedere?

L'andamento recente del Monza mi fa pensare a una squadra ancora alla ricerca di una sua identità precisa, per cui non so davvero cosa aspettarmi. Se devo fare un'ipotesi immagino che la squadra di Stroppa proverà ad avere il controllo sulla partita anche per senso di rivalsa dopo la sconfitta di Cremona. Questo non è necessariamente un male per la Spal, ammesso che sia in grado di avere una buona solidità in difesa. La squadra di Venturato non disdegna affatto di ripartire in verticale con la ricerca della profondità e uno sbilanciamento eccessivo del Monza potrebbe agevolarla.