Dopo un inizio da incubo contro il Sorrento, con una sonora bocciatura frutto anche di una quantità industriale di palloni persi, il neobiancorosso Cosmo Palumbo si è riscattato contro la Reggiana, regalando ad Uggè un assist al bacio e dimostrando di saperci fare con il pallone tra i piedi. Ai nostri microfoni il giovane mediano racconta della sua scelta di trasferirsi al Nord: lui – napoletano verace ex capitano della Primavera azzurra – nato come centrocampista centrale, ma adattato a mezz’ala nelle precedenti esperienze di Cesena e Lecco. Palumbo parla anche del salto di categoria che lo ha visto protagonista: dall’Aversa Normanna in Seconda Divisione la scorsa stagione ai colori biancorossi: "Ho capito che in Prima Divisione devi sbagliare poco altrimenti vieni facilmente punito – sottolinea convinto – ma soprattutto quanto è importante abituarsi anche ad impostare la fase difensiva".
– Cosmo, cosa spinge un napoletano come te a trasferirsi in una squadra del Nord?
"A dire la verità sono abituato al Nord, visto che due anni fa ho militato nel Lecco (avventura poco fortunata visto che non è mai sceso in campo con la maglia bluceleste, ndr). Comunque il mio obiettivo è giocare con continuità, darci dentro e quindi fare bene con la squadra. Cambia poco tra Nord e Sud: l’importante è dare sempre il massimo".
– Monza però è agli antipodi del calore di Napoli. Anche e soprattutto a livello di tifo…
"Per il momento ho notato che non viene tantissima gente allo stadio, ma speriamo di convincere più tifosi a venire attraverso i risultati positivi".
– A proposito di risultati positivi, con la Reggiana avete raccolto i primi tre punti della stagione e tu sei risultato uno dei migliori in campo.
"Con la Reggiana abbiamo fatto bene: siamo riusciti a ripartire spesso in contropiede, soprattutto a farlo bene. E’ stata una partita in cui possiamo dire di aver messo in campo tutte le nostre potenzialità".
– Domenica, invece, vi aspetta al varco la Pro Vercelli: che partita ti aspetti?
"Mi aspetto una prestazione come quella di Reggio per riconfermarci e così ottenere il maggior numero di risultati positivi per la salvezza".
– Tu sei uno dei volti nuovi di quest’anno: raccontaci un po’ di te. Ho letto un’intervista dove ti descrivevi come un centrocampista più portato ad offendere, ma allo stesso tempo sottolineavi i tuoi miglioramenti in fase di interdizione.
"Io nasco come centrocampista centrale, ma quando sono andato in prestito a Cesena e poi a Lecco ho fatto la mezz’ala. Mi sto abituando a fare la fase difensiva perché – soprattutto in Lega Pro – serve moltissimo".
– Hai parlato delle tue precedenti esperienze: l’anno scorso hai vestito la maglia dell’Aversa Normanna in Seconda Divisione. Ora ti trovi in Prima: com’è stato il salto di categoria?
"Pur giocando poco ero già stato in Prima Divisione con il Cesena e il Lecco. Le differenze sono tante: si notano subito sia a livello tattico sia a livello tecnico. Devi stare sempre sul pezzo, devi sbagliare poco altrimenti vieni facilmente punito".
– In passato sei stato chiamato spesso a vestire la maglia della Nazionale…
"Sì, ho trascorso parecchi anni in Nazionale: dall’Under 15 all’Under 20 dopo di ché non giocando più con continuità non ho potuto più rispondere alle chiamate".
– Il tuo sogno? Suppongo ci sia in te il desiderio di militare un giorno nella squadra della tua città, il Napoli…
"Per il momento voglio rimettermi in carreggiata e fare quindi bene con il Monza. Poi penso sia il sogno di tutti quello di giocare nella squadra della propria città. Ma è meglio pensare a fare il bene del Monza ed ottenere risultati per salvarci".
– Però sei già stato capitano della Primavera del Napoli…
"Prima di passare al Cesena in Lega Pro ho fatto due anni nella Primavera del Napoli e ho indossato la fascia di capitano. Ora mi sono trasferito qui in comproprietà".
– Conoscevi già qualcuno dei tuoi attuali compagni?
"A Monza ho ritrovato un po’ di amici: sia Cusaro – con cui ho giocato nel Cesena – sia Nappello, ma anche Romano che ho conosciuto ai tempi di Napoli".
– Ti stai quindi integrando con più facilità?
"Al di là del fatto che già li conoscevo, siamo un gruppo di ragazzi tranquilli. Mi hanno messo subito a mio agio".
– Il rapporto che stai instaurando con mister Motta?
"Tutto bene. Il mister è una persona tranquilla che ti mette subito a tuo agio. E’ una persona con cui non si possono avere problemi, infatti tutti noi ci troviamo benissimo con lui".