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Monza. Venerdì scorso e lunedì ho avuto il piacere di seguire la partita con le dovute attenzioni in compagnia di amici e tifosi del Monza.

Due partite e due climi diversi, venerdì si è vinto ed è iniziata l’ansia e la tensione per il lunedì in cui, se la Salernitana avesse pareggiato o perso con il Pescara, saremmo saliti diretti in Serie A. Evento storico. Come è storico è il terzo posto: chi ricorda il Monza terzo in classifica in Serie B? E' passata una vita dall'unico podio conquistato in B negli anni '50. Io non l'ho mai visto e quindi sono felice, consapevole che se non si fossero buttati diversi punti per strada oggi staremmo festeggiando, ma chi solo pochi anni fa avrebbe potuto immaginare una cosa simile. In cuor mio sono felice.

Dopo tanto tempo ci si è rincontrati, si è riso, scherzato e tifato insieme, speranzosi di un lieto fine che non dipendeva da noi come in altre occasioni, poiché il Monza purtroppo, quando si tratta di vincere nelle partite che contano, troppo spesso ha perso ed è un record che sarebbe opportuno sfatare al più presto.

Una cosa però anche questa volta ha dimostrato di esserci sempre: la tifoseria monzese, quella che ha i colori biancorossi nel cuore. Lunedì a mezzogiorno, saltando la pausa pranzo o mettendosi in ferie, si è ritrovata fuori dallo stadio a salutare la squadra giunta allo Stadio; piccoli o grandi sacrifici, che però fanno capire l’attaccamento della gente nei confronti di questa squadra. E chi non ha potuto, era attaccato al telefonino a seguire gli aggiornamenti. E lo stesso a fine partita, nonostante la sconfitta, in tanti erano fuori dallo stadio ad incitare la squadra, questo è un monito per gli ultimi tifosi che stanno seguendo il Monza e stanno imparando a conoscere la sua storia; si segue sempre e comunque, al di là della serie e del risultato, facile tifare quando si vince e poi basta. Ancora una volta quindi il tifo monzese ha dato un bellissimo esempio di unione e di senso di appartenenza, oltre al rispetto nei confronti dei tifosi avversari, evitando polemiche e scontri.

Ricordiamo anche che lo stesso tifo monzese lo scorso anno, in rispetto delle regole Covid, non festeggiò la promozione in B dopo 19 anni di inferno, in piazza; un segnale in più della maturità che questa tifoseria ha, passano gli anni ma questo rimane l’unico punto fermo di questa meravigliosa città.

Gabriele Passoni