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Monza. Ho avuto il piacere di passare diverse ore del weekend a seguire i preparativi degli ultras per il derby Monza Como, “la partita”.

Ore 10 di Sabato 20 novembre: una trentina fra ragazzi e ragazze si è ritrovata allo stadio e si sono divisi in due gruppi. Uno a montare il nuovo striscione dedicato a Davide Pieri e gli altri a fare lo striscione con il nuovo logo che verrà srotolato dai tifosi in modo che dall’alto si veda la splendida coreografia fatta per il grande vento. La curva è stata anche transennata nel punto e a forma dello striscione, in modo tale che apparisse centrato e perfetto e poi all’inizio della partita verranno distribuiti al resto dei tifosi delle bandierine biancorosse di contorno. La maggior parte della gente che frequenta lo stadio non ha la minima idea del lavoro che ci sta dietro, lo vedono fatto al momento dell’ingresso delle squadre e basta. Ma questi ragazzi hanno dedicato il loro fine settimana, le loro ore di libertà a lavorare come se fosse qualsiasi giornata della settimana. Hanno procurato il materiale e le attrezzature e si sono messi a lavorare fino alle 18, quando hanno terminato e hanno ripulito le zone dove hanno lavorato. Ogni gruppo aveva il suo coordinatore che seguiva i lavori e poi arrivava il leader della Curva Fausto che controllava che tutto andasse per il meglio spronando i ragazzi, ma questi erano talmente felici e invogliati che non c’era bisogno di farlo. E’ stato bello vedere gente lavorare sodo ma col sorriso e la serietà di chi il giorno dopo vuol fare bella figura, nessuno escluso perché tutti hanno il loro compito e lo svolgono al meglio delle loro possibilità.

Arriviamo alla domenica 21 novembre quando alle 12,30 ci si ritrova al Centro Cantalupo dietro la curva sud per una grigliata. Naturalmente i ragazzi si sono trovati prima con tutto il dovuto e hanno allestito la griglia.Bellissima atmosfera, tanta gente in festa che cantava mangiava e beveva in attesa dell’inizio del match. Anche gestori del Cantalupo, delle signore anziane vispissime, che giravano per la festa e ne avevano una per tutti. Non poteva mancare il banchetto che vendeva il materiale marketing della curva: i cappellini sono spariti in pochissimo tempo anche grazie ad un gruppo venuto da Roma, che li ha presi al volo, ma anche il resto del materiale nuovo è andato a ruba, tanto che una volta dentro lo stadio c’era ne era rimasto poco.

Sono passate da poco le 15 e i leader chiamano tutti i ragazzi e si parte con il corteo che porta i tifosi all’interno della curva sud, la tensione e l’emozione è altissima. Una volta all’interno della curva tutti i vari gruppi si sistemano nelle loro posizioni, i capi prendono posto e cominciano a spiegare come comportarsi per la coreografia all’ingresso delle squadre e riescono nonostante il folto numero di persone a farsi capire.

Ore 16,10 le squadre entrano in campo, è un putiferio di canti grida e gioia, viene steso lo striscione le bandierine sventolano “UNO SPETTACOLO” di colori Bbiancorossi. Dall’alto la vista della curva è spettacolare.Vedo negli occhi dei ragazzi e delle ragazze, perché bisogna segnalare che la curva del Monza è formata da tante presenze femminili, cose molto rara fino a tanti anni fa, che hanno dato un valore aggiunto fondamentale nell’organizzazione, tanta felicità perché tutto il loro lavoro è stato ripagato, il loro impegno fatto di tante iniziative per recuperati i fondi per poter far si che questo accadessi si è rivelato un successo.Ho chiacchierato con tanti ragazzi e tutti mi hanno detto la stessa cosa, il bello della curva non è guardare la partita, ma vedere questi Ultras tutti insieme uniti cantare tutto ininterrottamente tutto il tempo che si vinca o si perda, perché loro la partita l’hanno già vinta per l’impegno, l’unione e il senso di appartenenza che ci mettono.

Ore 18.30 c’è il rompete le righe, viene ritirato tutto il materiale e tutti a casa felici e stanchissimi; il Monza ha vinto un derby emozionante e io che per la prima volta ho seguito l’organizzazione di un evento dell’inizio alla fine torno a casa con una soddisfazione e un bagaglio di esperienza nuovo che mi ha reso più ricco e consapevole che spesso di parla degli Ultras e della curva solo in negativo, quando c’è molto di più e andrebbe conosciuto e approfondito e rispettato.

Gabriele Passoni