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Ancona. Abbiamo incontrato Francesco Luzi, autore del suo primo del libro “Alza il Volume parla John! Le relazioni, il business, la vita” che sta avendo un buon successo.



Quale sport sport ti appassiona di piu’ e quale praticavi da giovane?



"Rimango un appassionato di pallacanestro da quando giocavo in Forti e Liberi a Monza. Ho smesso di giocare a diciotto anni, dopo otto passati a ricorrere palloni tra minibasket, allievi, cadetti e non ricordo più quali categorie.Marcare Andrea Meneghin contro Varese, le partite contro Milano, Desio, Cantù mi hanno fatto capire che non ero così bravo tecnicamente da poter compensare i miei 178 centimetri di altezza.Mantengo ricordi bellissimi di quegli anni di sana passione agonistica e di valori che mi sono rimasti addosso per il resto della vita."



Di cosa parla esattamente il tuo libro?



"Parla di valori nelle relazioni, nel business e nella vita. Ma in quello che sento dai lettori ci sono davvero tante visioni che dimostrano che ognuno nella lettura trova ciò che cerca.So di sicuro che è nato per scambio con i lettori di pilloledibusiness.com"



Come mai hai deciso di cimentarti nella scrittura?



"Mi è sempre piaciuto scrivere, mio padre ha ancora appesa in salotto la menzione d’onore, firmata da papa Papa Giovanni Paolo II, per una poesia scritta per un concorso sulla pace, in quinta elementare.Scrivo in modo istintivo per me. Questa volta ho deciso di rendere pubblico il mio lavoro per scambio, come ti ho detto prima. Pilloledibusiness.com è un blog sul quale ho cominciato a scrivere ad ottobre del 2017 e diversi lettori mi hanno contattato in privato, alcuni per complimentarsi, altri per chiedere suggerimenti. Questa è la leva che mi ha permesso di arrivare a questo risultato. Lo scambio sta funzionando!"



Tu sei andato via da Monza tanti anni fa. Raccontami l’aneddoto che ti ha legato al Monza Calcio e i valori dello sport che hai imparato praticandolo e che vorresti che i giovani seguissero citati anche nel tuo libro?



"Come ti dicevo, Io giocavo alla Forti e Liberi ed amavo la pallacanestro. Ero in competizione con il mio compagno G.B. che giocava nelle giovanili del Monza calcio. Ognuno di noi due affermava l’importanza del suo sport. Ma un giorno lui sferrò il colpo vincente! Facevamo la terza media e veder entrare in classe il presidente Giambelli con Giorgio Papais, Gaetano Auteri ed Alessandro (Billy) Costacurta fu davvero un’esperienza unica! Correva l’anno 1986/87 Pierluigi Casiraghi non venne perché era studente e la mattina andava a scuola anche lui, come noi.Almeno così ci disse il presidente.Nonostante questa puerile rivalità, giocammo e vincemmo insieme il torneo scolastico di pallamano condividendo i valori più profondi dello sport, che sono gli stessi che valgono nella vita di tutti i giorni e che trovi nel mio libro, perché lo sport, quello sano, insegna a vivere.Il libro forse senza quei ricordi non sarebbe mai nato."



Cosa hai pensato quando hai saputo che il Monza era stato acquistato da Berlusconi e Galliani?



"Ho pensato che potrebbe tornare quel grande vivaio di Talenti di cui la Nazionale ha grande bisogno"



Se dovessi fare un nuovo libro, continueresti su questo filone o cambieresti completamente?



"Non so se i valori sono un filone, ma continuerei su quelli. Credo che i valori non scadano mai!"



Cosa e’ cambiato nella tua vita dopo l’uscita del vostro romanzo?



"E’ passato poco più di un mese ed ancora non è cambiato nulla.Ma quando cambierà qualcosa faremo la seconda intervista e sarò felice di rispondere a questa domanda."



Gabriele Passoni