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L'emergenza sanitaria che ha fermato il pallone che rotola ha ovvi risvolti economici: se da un lato la Serie A affronta il nodo dei contratti televisivi, la Serie C e di riflesso i Dilettanti si interrogano sul modo in cui sopravvivere.

Fondo Salva Sport con quote dalle scommesse, reimpiego della fidejussione attuale, cassa integrazioni o agevolazioni che sia, l'aiuto dalle istituzioni è necessario.

La riforma del sistema viene di conseguenza: se la proposta filtrata di uno sdoppiamento della categoria (due gironi da 20, che inglobino ben 20 formazioni della Serie C, con tre retrocessioni ciascuno) pare fantasiosa e poco percorribile sul piano di strutture e diritti tv, essa ha due precedenti, negli Anni 30 e nel Secondo Dopoguerra.

Ci furono due tornei a tre gironi tra il 1946 e il 1948, con 60 partecipanti che man mano divennero 54.

Dal 1933 al 1935 i gironi erano invece due: nella prima edizione le 26 partecipanti rimasero 6 nel girone finale che promosse la Sampierdarenese dopo lo spareggio col Bari; nel '34-'35 infine si imposero Genova 1983 e Bari, prima che si riprendesse col girone all'italiana l'anno dopo, appannaggio di Lucchese e Novara.

Antonio Sorrentino