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Alberto Giughello, medico del Como, dalle colonne de La Provincia racconta la conference call tenutasi tra la il presidente Francesco Ghirelli e i medici della Lega Pro: "Innanzitutto hanno partecipato tutti e questo è stato un successo, anche perché l’unanimità che ne è scaturita ha un valore lampante. Per evitare sovrapposizioni nel dibattito, noi del girone A, abbiamo scelto il medico del Novara come nostro rappresentante nell’esposizione dopo aver verificato che tutte le posizioni coincidevano. E' molto difficile se non impossibile pensare di ricominciare a giocare, con queste regole. Almeno per la serie C. Fare numerosi tamponi a tutti i giocatori è una cosa impensabile. E anche sul tema della quarantena e dell’isolamento c’è parecchia difficoltà. In C la maggior parte delle società non ha una struttura dove fare questo isolamento, e comunque visto che il contagio è sempre possibile, qui si parla di quarantena ma è una quarantena che andrebbe estesa tutto il campionato. Perché uno è sempre contagiabile. E poi c’è il delicato caso della idoneità. Il virus è nuovo, e nessuno oggi può dire se si porterà dietro delle ripercussioni a livello magari cardiaco o respiratorio. Se un giocatore sta male dopo due mesi, come la mettiamo con l’idoneità? Il nostro è solamente un parere, ma è stato unanime. E il presidente Ghirelli, pur non entrando nel merito, ha mostrato di aver recepito".

(fonte tuttoc)