x

x

Simone Tiribocchi, ex potente attaccante di Atalanta, Chievo Verona, Siena e Torino tra le altre, si è espresso sulla situazione di crisi e confusione che sta attanagliando il calcio.

Il fiumicinese soprannominato Il Tir da calciatore, attuale Responsabile e Coordinatore Area Offensiva del Monza nel settore giovanile, ha rilasciato un'intervista al portale Tuttoc.com, da cui riprendiamo alcuni stralci:

Cosa pensi dello stop del campionato di Serie C?
"Sono contrario e mi dispiace, specialmente nel girone C il campionato era molto interessante. Dopo tanti anni la Serie C aveva fatto registrare una crescita di qualità".

La corazzata Monza non ha deluso.
"Il Monza ha fatto qualcosa di straordinario, proprietà forte, squadra di categoria superiore e un bravo allenatore, non era scontato fare un campionato del genere. Negli anni scorsi tante società hanno fatto squadre forti per vincere ma non ci sono riuscite, la differenza del Monza sta nella forza di mettere in campo la qualità di gioco e le competenze di una società di altro livello".

Con che spirito si può tornare a giocare?
"C'è voglia di giocare, credo che una volta che si decida di scendere in campo dopo mezz’ora non si pensi più a quello che è stato ma a giocare. Quello che può variare è come si vivrà la settimana perché inevitabilmente i calciatori, soprattutto quelli con le famiglie, avranno un pochino di timore".

Cosa pensi invece della cassa integrazione per i calciatori?
"Io credo che i calciatori abbiano dato un segnale forte, sia quello di voler tornare a giocare ma soprattutto quello di rinunciare a delle mensilità per le società. Non mi è piaciuto che sia diventato una questione di Stato, secondo me se un presidente parlava con i calciatori si sarebbe trovata subito una soluzione, non doveva diventare affare dei media o altro. Ricordiamoci che oggi i contratti sono diversi, tanti calciatori hanno dei bonus in base a goal, presenze, assist, quindi quei soldi comunque non sarebbero retribuiti se si dovesse fermare il campionato, rimane il fatto che nessuno si è mai tirato indietro".

Clicca qui per rileggere l'intervista integrale di Tuttoc