x

x

La Curva Pieri, tramite un comunicato sulla propria pagina Facebook, ha commentato la notizia che i tifosi dovranno raggiungere lo stadio soltanto a bordo di autobus: "Abbiamo appreso il venerdì, senza tempi tecnici di ricorso al TAR stabiliti per legge, che per la partita del lunedì, solo 3 giorni di anticipo, che non sarà possibile seguire la nostra squadra del cuore con mezzi propri, mezzi in questo caso preferiti sia per la vicinanza della città, sia per la giornata lavorativa che necessiterebbe minor tempo per lo spostamento e con la difficoltà oggettiva di organizzare pur volendo quanto richiesto.
Questo provvedimento ci porta a delle riflessioni, che cogliamo l’occasione per condividere con tutti i tifosi monzesi per farvi comprendere meglio le battaglie che la Curva Davide Pieri porta avanti contro le ipocrisie di un sistema che, da un lato emana di continuo leggi volte alla repressione del movimento ultras e del tifo organizzato, dall’altro invece propone un prefetto che su suggerimento del questore di Alessandria notifica e pretende di fatto il tifo organizzato e le relative trasferte. Da una parte sentiamo in ogni trasmissione sportiva che bisogna riavvicinare le famiglie allo stadio, dall’altra si pretende evidentemente che dette famiglie non abbiano libertà di movimento, gita con pranzo o cene annessi, ma si spostino con i gruppi organizzati, con prezzi degli stadi folli, settori ospiti scoperti e servizi che neanche i peggio cessi di Caracas offrirebbero. Da un lato ancora c’è una squadra B della Juventus che gioca in una città che non sia Torino della quale tutti se ne chiedono l’utilità o quanto sia falsante per il campionato, dall’altro c’è un questore che evidentemente per paura di non riuscire a gestire l’ordine pubblico, qualcosa tipo “addirittura” 200-300 tifosi in trasferta di lunedì sera, per un’ipotetica tensione con i tifosi dell’Alessandria (unico Daspo, datato, ad Alessandria di un tifoso monzese , 5 anni con due firme per una torcia accesa in curva per folklore) seconda in classifica, fa fare un provvedimento ridicolo che penalizza il Calcio Monza, perché ne riduce la presenza al seguito.
Ora non siamo mai stati interessati alla retorica ultras, ma i fatti dicono che non c’è stadio d’Italia, dalla B alla D, da nord a sud, che non abbia visto un nostro stendardo, in pochi quasi sempre, in tanti poche volte, abbiamo portato i nostri cori e colori contro tutte le avversità di una squadra di provincia, con gli aiuti di nessuno, a modo nostro, non ci siamo mai pianti addosso per le partite infrasettimali, per gli orari assurdi che negli anni hanno ammazzato la passione di molti tifosi, anzi le difficoltà ci hanno temprato, ma anche con tutto l’amore del quale siamo capaci,
Il nostro onore, la nostra dignità non verranno mai meno per la notifica del primo prefetto di turno che decide come dovremmo andare in giro e da un questore incapace di gestire l’ordine pubblico di una normalissima partita di lega pro. Siamo noi a decidere come e quando andare in trasferta, per questo vogliamo a modo nostro dare un segnale forte, non cadere nel tranello di diffida di gruppo scontata ne’ andare come ci impongono, Il silenzio di una partita praticamente a porte chiuse tra la Juventus u23 e il Monza di Berlusconi farà più rumore e magari qualcuno si chiederà il motivo chiudendo sul nascere questa ennesima pericolosa limitazione di libertà.
State distruggendo la passione di milioni di italiani ma saremo sempre qui, fino all’ultimo ultras ad urlare che non ci avrete mai come volete voi!"