Chi di noi, da piccolo non ha sognato di diventare calciatore, di compiere le gesta dei campioni che la televisione ci mostrava e la radio ci raccontava? Poi si andava per strada o all’oratorio a giocare spensierati cercando di rifare le stesse azioni e gli stessi gol dei campioni che ammiravamo. Se eri fortunato e in gamba, qualche osservatore ti notava e ti portava con l’assenso dei genitori a fare il provino per la squadra piu’ vicina il sogno diventava realta’ .
Gli allenamenti duri, tutta la gavetta nella speranza di diventare un calciatore professionista senza mai perdere di vista che si trattava solo di un gioco che doveva essere vissuto per quello che era. Perche’ la carriera di un calciatore e’ breve e se non si studia, una volta finito se non si sono messe le basi, ci si ritrova senza nulla in mano.
Per questo i genitori non devono essere i primi ad obbligare i ragazzini a giocare a pallone sperando che sfondino per diventare ricchi, perche’ su 10 ragazzi non ne sfonda neanche uno. Su 100 neanche. Forse uno su mille, parafrasando Gianni Morandi.
I genitori devono invece motivarli nello studio e invogliarli a far sport perche’ imparino a stare con gli altri e se sono bravi dargli la possibilita’ di farli diventare dei veri giocatori, senza mai fargli perdere la passione e il fatto che il calcio e’ un gioco, un divertimento.
In questi ultimi anni per i ragazzi il calcio non e’ piu’ stato un divertimento. L’avvento dei procuratori, il giro di soldi impressionante, ha fatto perdere a tutti il reale valore dello sport soprattutto ai ragazzi che si sentono dei vip gia’ a dieci anni e hanno degli atteggiamenti molto scorretti e maleducati. I genitori non li devono difendere, ma li devono calmare e riportare sul giusto binario.
Perche’ il calcio e’ uno sport, un divertimento ,uno svago, che ci ha dato e continuera’ a darci tante soddisfazioni, come professionisti, ma soprattutto come amatori, perche’ e’ un attivita’ che tutti possono praticare.
Era un messaggio doveroso proprio in occasione di queste festività pasquali. Auguri a tutti!
Gabriele Passoni