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Portogruaro 16 giugno 2013: il Monza di Tonino Asta usciva sconfitto dallo stadio Mecchia dopo aver sognato un’insperata promozione dalla vecchia Serie C2 alla Serie C1. Al ritorno della finale playoff Finotto e Gasarroni riuscirono a fermare la cavalcata dell’allora “Unione Venezia” campione in carica dei Dilettanti che poterono dar seguito alla loro cavalcata iniziata appena un anno prima. A ribaltare il vantaggio iniziale di Finotto e Gasbarroni  ci pensarono Bocalon con una doppietta e  D’Apollonia nel pieno del recupero. Delusione per i biancorossi che per qualche minuto avevano assaporato la promozione e che invece dovettero tornare a casa con la peggiore delle amarezze. E dire che all’inizio nessuno ci credeva. Nessuno poteva credere mai ad un gruppo retrocesso appena un anno prima e che senza quella maledetta penalizzazione di 6 punti avrebbe meritatamente vinto il campionato. La domanda che sorge spontanea è la seguente: Se Iacopino avesse vinto la sua battaglia contro il calcio scommesse almeno un mese prima, cosa sarebbe cambiato per i biancorossi?

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La Lega Pro Unica e il fallimento… di entrambi i sodalizi: un anno dopo la tragica finale, il Monza avrebbe ottenuto un quarto posto che sarebbe valso l’accesso alla “Nuova” Lega Pro Unica, ovvero non più Serie C1 e Serie C2 con 2 gironi a testa, ma solamente 3 gironi che garantivano 4 posti per la promozione in B e 9 retrocessioni nell’inferno dei dilettanti.
La storia del Monza di Armstrong l’abbiamo raccontata centinaia di volte, nella stagione 2014/15 faceva scalpore in Serie A il fallimento del Parma, ma davvero in pochi sapevano che in Lega Pro a Monza stava succedendo qualcosa di veramente peggio. E a giugno infatti, dopo la vittoria dei biancorossi col Pordenone ai playout nessuno poteva mai prevedere ciò che sarebbe accaduto: a fallire non furono solamente Parma e Monza, ma anche Savoia, Torres, Reggina, Vigor Lamezia e guarda un po’… il Venezia! Non certo una bella vetrina per una Lega Pro che stava vivendo il pieno della sua rivoluzione.

La rinascita e la Serie B con ‘Super Pippo Inzaghi’: Venezia e Monza l’anno dopo sono in due gironi completamente differenti, e mentre i biancorossi sono alle prese con la ricostruzione di Nicola Colombo, i lagunari dell’americano Joe Tacopina dominano il girone C di Serie D e tornano dopo appena un anno tra i professionisti. Le ambizioni non sono certamente quelle di fermarsi nella terza Serie Italiana, la voglia è quella di continuare a sognare in grande. A traghettare gli arancioneroverdi dalla Serie C alla B infatti, sarà Filippo Inzaghi. Stavolta, oltre al primo posto nel girone B arriveranno anche la vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa di Categoria. Un vero e proprio dominio per una squadra e una città che nel giro di quattro anni ne hanno viste davvero di tutti i colori.

Una vittoria che ripaga: La rivalità è abbastanza sentita, eppure le due squadre hanno diverse cose in comune, una che sicuramente salta all’occhio: entrambe hanno raggiunto la Serie B con 2 ex milanisti in panchina: Filippo Inzaghi loro e Cristian Brocchi noi. Il ricordo della finale persa brucia ancora, ma sicuramente il Monza dopo la vittoria di venerdi ha più di un motivo per essere felice: essersi ripresi dopo la batosta di Reggio Emilia, la classifica che adesso inizia a sorridere e soprattutto aver zittito qualche scettico che 7 anni fa non sapeva che il Monza avrebbe perso un playoff e che senza penalizzazione nemmeno avrebbe giocato perché avrebbe vinto il campionato!

Antonio Scirtò