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Il direttore sportivo della Spal Giorgio Zamuner ha parlato su vari argomenti tramite una conferenza stampa di fine mercato, ripresa da Tmw. Si è soffermato anche sui retroscena della trattativa Diaw, la possibile cessione di Valoti, Marić e D'Alessandro al Monza:

"Una trattativa vera e propria su Valoti non c’è mai stata. Non era sul mercato e potevamo eventualmente pensare a una partenza ma a fronte di un'offerta irrinunciabile. Ma credo che non sarebbe bastato. Marić? Lo avevano offerto a noi. C’è da apprezzare lo sforzo della proprietà. Non potevamo assolutamente pensare di privarci dei nostri elementi più forti".

"Pensavamo che la trattativa Diaw si potesse chiudere. Erano già state dette determinate cose, che noi avevamo rispettato. Poi loro hanno deciso di cambiare idea. Stavamo aspettando i documenti e non è dipeso da noi. Non ci sentiamo responsabili per questo mancato arrivo. Non è stato uno sgarbo ma una mancanza di chiarezza da parte del Pordenone. Siamo andati avanti una settimana, avevamo già l’accordo su tutto e stavamo solo aspettando il ragazzo, che aveva espresso il desiderio di verificare se c’erano le possibilità di andare in Serie A. Ma metto da parte il tutto, son contento di Asencio che ha caratteristiche simili ed è molto più forte e cattivo sia di testa che cattivo sotto porta".

"Andare a rinforzare una diretta concorrente non mi spaventa, anche perché sono consapevole siamo ai livelli del Monza. Lo abbiamo dimostrato nel pari di domenica scorsa, dove meritavamo di vincere e siamo stati penalizzati da una direzione arbitrale che ha mal interpretato 3-4 episodi che hanno indirizzato diversamente la gara. D’Alessandro era uno di quelli con il contratto alto per la categoria in questo momento e quando gli è arrivata la proposta e la richiesta a noi, lo abbiamo lasciato partire. Se avesse avuto un ingaggio diverso, ci avremmo pensato due volte".