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Dalla nube d’acqua alzata dalle vetture protagoniste della serie endurance Blancpain GT domenica scorsa è apparsa la bandiera tricolore. L’italianissima Dynamic, scuderia 100% Made in Italy, si è aggiudicata una corsa pazzesca e piena di colpi di scena, facendo salire sul podio il pilota italiano Rizzoli insieme a Bachler e Ashkanani. E’ un risultato incredibile e inaspettato, soprattutto per i piloti che solamente un mese fa avevano avuto modo di percorrere i primi chilometri di test.



Il week end è stato piuttosto tribolato a causa della pioggia, che ha obbligato la Safety Car ad entrare più volte per consentire l’intervento dei commissari di percorso per liberare la pista. Tutto ciò ha reso imprevedibile il risultato finale, dove ci si aspettava di vedere sul gradino più alto del podio altri protagonisti.



Gli occhi del pubblico erano puntati sulla Mercedes-AMG di Raffaele Marciello e sulla Lamborghini Huracan di Mirko Bortolotti. Il primo, che condivide il volante con Meadows e Abril, aveva prevalso nelle pre-qualifiche di sabato chiudendo un giro in 1:47.645. A segnare il miglior tempo delle qualifiche di domenica mattina era invece stato l’equipaggio Bortolotti-Engelhart-Ineichen della Grasser Racing in 2:06.007. Sono stati dunque loro a partire in pole position alle 15, tallonati proprio dalla Mercedes #88 dell’Akka ASP tre posizioni dietro.



La pioggia ha rovinato la spettacolare partenza lanciata della gara, costringendo le quasi 50 vetture dietro la Safety Car per i primi giri. Alla prima finestra per il cambio pilota, mentre Bortolotti ha ceduto il volante a Ineichen, sulla Huracan sono state montate gomme slick. Scelta sbagliata, visto che la pioggia ha continuato a scendere e la vettura di Sant’Agata Bolognese ha perso rapidamente posizioni (verrà poi costretta al ritiro per un problema elettrico). Simile sorte per la Mercedes di Marciello che, condotta da Meadows, è scivolata in fondo al gruppo.



A quaranta minuti dalla bandiera a scacchi, l’entrata della Safety Car ha cancellato tutti i distacchi e, di fatto, generato un nuovo inizio di gara con gran parte delle vetture con gomme nuove e la pioggia che ha calato di intensità. A pochi minuti dalla fine, quindi, ben tre vetture si sono trovate a lottare per la vittoria, racchiuse in appena 7 secondi.



Ad avere la meglio è stata la verde Porsche numero 54 del team reggiano, partita dalla undicesima fila. Un emozionato Andrea Rizzoli, appena sceso dal podio, ha raccontato così la gara: «Sono sincero, non mi sarei mai aspettato di vincere. La partenza è stata difficilissima ma nel corso della gara siamo riusciti a girare veloci.  È un risultato incredibile perché abbiamo avuto solo un mese per provare e preparare l’auto prima dell’inizio della stagione. La strategia dei cambi pilota e delle gomme ci ha premiato. È stato un weekend perfetto e lo ricorderemo per sempre».



Grande rimonta anche per la seconda vettura classificata. La Lamborghini Huracan FFF Racing Team di Caldarelli-Mapelli-Lind autrice di una splendida rimonta dopo essere scesa nelle posizioni di centro classifica. Sul terzo gradino del podio, la Mercedes-AMG guidata da Buuman-Stotz-Engel del team Black Falcon.