Usa-Cina, da oggi dazi al 104%, l’Ue contrattacca: ecco le ultime news
Il clima tra Stati Uniti e Cina si fa sempre più rovente, con una escalation che sembra non conoscere pause.

Donald Trump, però, non ha intenzione di cedere. Dopo aver minacciato un ulteriore aumento del 50% sui beni cinesi se la Cina non avesse ritirato i suoi rincari, il presidente statunitense è passato dalle parole ai fatti.
La Cina, dal canto suo, ha scelto di non arretrare: un portavoce del ministero del Commercio ha dichiarato che il paese è pronto a combattere “fino alla fine” contro quella che considera una strategia “ricattatoria” di Trump. Il risultato è un nuovo colpo duro sferrato dagli Usa, che tuttavia potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, con possibili ripercussioni negative anche per l’economia americana.
La Casa Bianca apre spiragli, ma non molla la linea dura

Nonostante l’innalzamento delle tensioni, dalla Casa Bianca arriva un messaggio che mescola fermezza e disponibilità. La portavoce Karoline Leavitt ha sottolineato che Trump è convinto della necessità di un accordo commerciale con la Cina e considera un errore la politica di ritorsione adottata da Pechino. “Se la Cina sarà disponibile a negoziare, il presidente sarà incredibilmente gentile”, ha assicurato Leavitt, confermando che i dazi del 104% entreranno in vigore dalla mezzanotte del 9 aprile.
Secondo la portavoce, Trump ha dato precise indicazioni al suo team per il commercio: lavorare a intese personalizzate con i paesi disposti a dialogare. “L’amministrazione ha sempre detto che il presidente è pronto a prendere il telefono e parlare”, ha aggiunto, raccontando di un incontro mattutino in cui Trump ha ribadito questa strategia, spingendo per accordi su misura con chiunque voglia trattare.
L’Europa si prepara alla controffensiva
La guerra commerciale non riguarda solo Usa e Cina: anche l’UE sta entrando in gioco con una risposta decisa. Nella giornata di mercoledì 9 aprile, i paesi membri voteranno in seno alla Commissione europea una lista di controdazi da applicare su prodotti americani per un valore di 22 miliardi di euro.
Si tratta di una cifra rivista al ribasso rispetto ai 26 miliardi inizialmente ipotizzati, ma comunque significativa. Le tariffe, che oscilleranno tra il 10% e il 25%, colpiranno beni iconici come le motociclette Harley-Davidson, i jeans Levi’s, yacht di lusso, succo d’arancia e burro d’arachidi. In una seconda fase, l’Ue potrebbe estendere i provvedimenti a prodotti come diamanti, uova, noci, filo interdentale, salsicce, pollame, carte da gioco e vari articoli industriali e agricoli. Restano invece esclusi dalla lista whisky, superalcolici, vini, latte, burro, yogurt e formaggi, una scelta che riflette un equilibrio tra ritorsione e tutela degli interessi europei.
Questa battaglia a colpi di dazi segna un momento cruciale nelle relazioni commerciali globali, con effetti che potrebbero riverberarsi a lungo su mercati e consumatori di tutto il mondo.