L'analisi - Col minimo sforzo il Monza vince il match testacoda, protagonisti gli attaccanti nel tabellino
Una vittoria larga quella del Monza sui martesani della Giana Erminio, giunta senza troppi sforzi. Attualmente sono tredici i punti di vantaggio sul duo Renate-Pontedera (che deve però recuperare una partita), vincenti entrambe fuori casa. Biancorossi che hanno messo a segno 32 reti subendone 9 (migliore difesa ed attacco) in questi 18 incontri, dodicesimo risultato utile consecutivo in campionato, con Gliozzi marcatore numero 16 per ciò che concerne il Campionato. Monzesi che di domenica hanno sempre vinto, quarta affermazione consecutiva, ammonta a 430 minuti la striscia d’imbattibilità generale; Lamanna è al tredicesimo clean sheet complessivo nel torneo.
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Squadre che sono partite con moduli speculari, il 4-3-1-2 marchio di fabbrica di mister Brocchi che ha visto come grande novità l'esordio dell'ex Boca Juniors, Milan e Liverpool Gabriel Paletta a fianco di Bellusci e la coppia d'attacco modificata dopo tre partite; la Giana del "Ferguson della Martesana" Albè che ha inserito immediatamente in mediana il cavallo di ritorno Greselin e l'ex Modena e Pontedera Remedi tra le linee, sulla zona di Fossati. La partita è iniziata in quinta per i padroni di casa, a spron battuto e schiacciando gli avversari immediatamente nella proprio metà campo. Brighenti è tornato finalmente (e meritatamente) al gol dopo nove partite, sfruttando una torre in area di Armellino all'undicesimo; di seguito il 1912 ha continuato a controllare le redini e creare chance per tutta la frazione, ma abbassando l'intensità della manovra, gestendo le energie e, dopo un paio di occasioni, raddoppiando col trequartista Chiricò di sinistro, diventato cannoniere monzese in solitaria nel campionato, dopo una progressione tipica di Finotto che lo ha supportato da sinistra. Il ritmo di minuto minuto si è abbassato, è divenuto sempre più blando, forse troppo; i monzesi hanno avuto altre possibilità di triplicare ma la Giana, in seguito ad un calo di tensione e un disimpegno superficiale, ha rischiato di riaprirla clamorosamente con Perna, piuttosto in libertà in area dopo una spizzata di Cortesi, ma fortunatamente il tutto deviato in corner da Anastasio in recupero.

Nella ripresa la sceneggiatura non è mutata, le uniche modifiche sono giunte dai due cambi di Albè in difesa e mediana; biancorossi che han continuato a macinare possesso senza esagerata virulenza, ottimizzando e facendo correre i gorgonzolesi, in difficoltà sia in chiusura che in uscita, coi tentativi di costruzione della transizione positiva di gran lunga problematici. Di tanto in tanto i brianzoli hanno alzato i giri del motore provando a sfondare ulteriormente con Finotto; terzo gol che si concretizzato dopo il mutamento del tandem d'attacco, Gliozzi, districatosi sul filo del fuorigioco e leggermente defilato, si è sbloccato (unica sua rete in Coppa di C) con un piatto di destro. Il calabrese per la verità avrebbe anche avuto in canna la chance della doppietta su verticalizzazione di D'Errico ma, poco lucido, ha messo alto sempre a tu per tu con Marenco.

Doveva essere un match impari e tale si è rivelato. Un Davide contro Golia nudo e crudo nel giorno dell'Immacolata. I Bagaj, come lo scorso anno in medesima data, hanno regolato i martesani col minimo sforzo. Una gara messasi immediata in discesa, D'Errico e compagni han poi gestito le operazioni in piena tranquillità, in alcuni frangenti forse anche troppa se si analizza ad esempio l'occasione concessa a Perna ed almeno un paio di circostanze in cui la squadra, eccessivamente sbilanciata, ha concesso potenziali contropiedi pericolosi e uno contro uno a Pinto e compagni. Nel complesso, sia chiaro, una gara positiva per il Monza che ha comunque manovrato costantemente, sfruttando sovente le sovrapposizioni dei terzini e, per alcuni tratti, con buonissima efficacia di idee, sfruttando molte delle palle gol create; sufficiente nel complesso l'esordio dell'italo-argentino Paletta, in cerca del ritmo partita e di minuti sulle gambe, poco sollecitato chiaramente in fase di filtro ma che ha sbrigato con calma olimpica l'ordinaria amministrazione. Le note positive maggiori sono giunte dal reparto offensivo, in cui finalmente è stato rimpinguato il bottino complessivo di reti, con Gliozzi e Brighenti che non segnavano dai primi di ottobre e le sterzate sulla trequarti del mesagnino "Mino" Chiricò che ha confermato il suo ottimo momento realizzativo col sesto timbro (secondo tra le mura amiche dopo quello alla Pro Patria in Coppa) complessivo nelle varie competizioni. La fase difensiva tutto sommato più che sufficiente, non è stata ad onor del vero molto impegnata viste le debolezze degli oppositori (peggior attacco e difesa e al nono incontro senza vittorie); come detto precedentemente però vi è stato qualche calo di concentrazione in disimpegno e copertura campo che con altri avversari poteva creare maggiori patemi. La mediana ha lavorato positivamente in ambo le fasi, con un ineccepibile Fossati a dare equilibrio, abile e prezioso anche in chiusura. Il prossimo match vede i Bagaj impegnati in un match di vertice in trasferta, c'è la possibilità di allungare sulla rivelazione Pontedera. Non sarà semplice ma Il 1912 ha tutte le carte in regola per poter dare seguito a questo percorso ultra positivo.
Sandro Coppola