In Brianza il sacerdote che ha deciso di tenere chiuso l'oratorio di sabato: ecco il motivo
La scelta temporanea del Don Bosco arriva dopo mesi di episodi problematici: Comune, parrocchia e forze dell’ordine al lavoro per una soluzione.
Negli ultimi mesi, diversi luoghi di incontro dedicati ai più giovani hanno dovuto fare i conti con dinamiche sempre più complesse. Realtà nate per favorire l’aggregazione e la socialità si trovano a gestire tensioni inattese, comportamenti difficili e un crescente senso di insicurezza. Una situazione che interroga famiglie, istituzioni e comunità religiose, chiamate a trovare un equilibrio tra accoglienza e tutela.
Il tema è tornato al centro dell’attenzione cittadina dopo una decisione che ha inevitabilmente suscitato dibattito. Una scelta temporanea, ma dal valore simbolico evidente, pensata come risposta immediata a episodi problematici e ripetuti.

Chiusura oratorio e sicurezza: decisione temporanea per emergenza educativa
L’oratorio Don Bosco di Cesano Maderno resterà chiuso il sabato per motivi di sicurezza, come confermato da un cartello comparso nei giorni scorsi all’ingresso della struttura: “Fino a data da destinarsi, nella giornata di sabato, l’oratorio sarà chiuso”. Una misura che la Comunità pastorale Pentecoste definisce “sofferta ma inevitabile”, adottata per inviare un segnale forte dopo mesi caratterizzati da atteggiamenti provocatori e comportamenti giudicati inaccettabili.
“Abbiamo notato comportamenti inaccettabili e abbiamo voluto dare un segnale forte”, dichiara don Stefano Gaslini, spiegando che la chiusura riguarda soltanto due ore del sabato pomeriggio, in un momento in cui non erano previste attività strutturate. Il parroco aggiunge: “Di fronte a comportamenti inqualificabili di un gruppo di ragazzi, si è deciso di dare un segnale forte”.
L’obiettivo è far sì che il messaggio arrivi alle famiglie e ai ragazzi, con la possibilità di tornare presto alla normalità. “Se le cose cambieranno, si potrà tornare a riaprire anche al sabato come nel resto della settimana”, precisa don Stefano.
Forze dell’ordine e giovani a rischio: controlli e educativa di strada
Il sindaco di Cesano Maderno, Gianpiero Bocca, conferma che il gruppo coinvolto è composto da minorenni, “quasi tutti italiani e minorenni”, già noti alle forze dell’ordine: “C’è stato anche un ferimento in piazza Arese. Sono sempre gli stessi, sono noti e sono monitorati da tempo”. Il primo cittadino si dice dispiaciuto: “La chiusura di un luogo è sempre una sconfitta, ma ovviamente comprendo la scelta della parrocchia”.
Il Comune ha già avviato un tavolo di coordinamento con Carabinieri, Polizia Locale, Servizi sociali, don Stefano e don Angelo Papia. Bocca assicura: “Può contare sul mio supporto e sulla collaborazione delle Forze dell’ordine e della Polizia Locale”. Il presidio attorno al Don Bosco è stato intensificato: controlli “quasi quotidiani”, riferisce il sindaco.
La Comunità pastorale conferma anche l’arrivo, da gennaio, di interventi di educativa di strada, con la presenza di educatori specializzati per affiancare i giovani più problematici e tentare un percorso di recupero comportamentale.



